22 Novembre 2024
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di Jacopo Bianchi | VIDEO | La riforma della Costituzione è un’occasione persa per introdurre i cambiamenti necessari a semplificare e rafforzare le istituzioni. Ecco perché la Cgil invita a votare “no” al referendum costituzionale, posizione ufficializzata giovedì al termine dei lavori dell’assemblea generale del sindacato. Eccessivo il potere in materia legislativa che verrebbe delegato al governo, con il rischio -dicono dalla Cgil- che venga meno “la certezza del bilanciamento dei poteri di cui la Costituzione deve essere garante”. Una presa di posizione che arriva in contemporanea all’apertura della festa Fiom di Torino, organizzata al Mrf di Mirafiori nell’ex area Fiat di corso Settembrini. E dal palco dei metalmeccanici a rilanciare il “no” è il segretario generale Fiom Maurizio Landini. La riforma voluta dal governo Renzi non risolve i problemi delle persone, che oggi hanno bisogno di certezze sul futuro delle loro pensioni, sul lavoro dei giovani precari e sulla lotta alla corruzione. Invece di proporre soluzioni -dice ancora Landini- la nuova Costituzione rende ancor più incerti i diritti dei lavoratori e rischia di smantellare dalle fondamenta i principi di democrazia e dignità delle persone sui quali è stata fondata la Repubblica italiana.

Maurizio Landini alla FestaFiom di Torino

Dal palco della festa Fiom è intervenuto insieme a Maurizio Landini anche il sociologo Marco Revelli che ha ricordato come la riforma costituzionale -che mette mano a 40 articoli, un terzo dell’intera carta- sia una riscrittura infelice fino a rasentare l’incomprensibilità, nella forma e nei contenuti. Le costituzioni, dice Revelli citando Gustavo Zagrebelsky, sono le carte che i popoli scrivono quando sono sobri per difendersi da quando saranno ubriachi.

Marco Revelli alla Festa Fiom di Torino

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