23 Novembre 2024
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Gilberto Germani | Presidente Enpa Saronno | Quando arrivate a casa con nuovo gatto per prima cosa dovete armarvi di tanta pazienza. Il nuovo arrivato dovrà essere squadrato, annusato e “vagliato” dal vostro micio prima che quest’ultimo dia il suo benestare e possa entrare a pieno titolo nella famiglia.
Per questa lunga presentazione potrebbe volerci qualche giorno, qualche settimana o anche di più. La regola fondamentale è fare tutto gradualmente, passo dopo passo, senza forzare un’amicizia o comunque una convivenza pacifica che deve nascere poco alla volta.
Naturalmente se il vostro gatto è giovane sarà più facile fargli accettare un cucciolo, piuttosto che un adulto. Ma non si può dire altrettanto nel caso in cui il vostro micio sia anziano o comunque fin troppo amante della solitudine e della tranquillità: in questi casi l’arrivo di un gattino invadente, miagolante e sempre pronto a giocare potrebbe letteralmente sconvolgergli la vita e metterlo a disagio per cui il tentativo di inserimento va fatto con un micio se non coetaneo, almeno adulto e comunque socievole, pacato e non dominante. Potrebbe invece non fare differenza se il nuovo arrivato sarà maschio o femmina, o di sesso opposto al micio già residente.
Ricordatevi che se il risultato sarà positivo ne beneficeranno entrambi: sia il vecchio sia il nuovo arrivato; i gatti che vivono in appartamento tendono ad annoiarsi se non hanno un compagno di giochi o comunque una presenza che faccia loro compagnia soprattutto quando si sta fuori casa tutto il giorno e i particolare durante i week end o i periodi di vacanza in cui i nostri mici restano soli a lungo, pur essendo accuditi da qualche persona incaricata di pulire la lettiera e fornire loro il cibo una o due volte al giorno.

Il nuovo arrivato: come metterlo a proprio agio

3Innanzitutto individuate un locale dove sistemarlo. Deve essere un luogo protetto dove si possa sentire al sicuro. Nel locale sistemerete la lettiera, il suo cibo e l’acqua. Se arriva da un altro domicilio è importante conservare qualche cosa (uno straccio di lana, una cuccetta, un giochino peloso) che possa essere impregnato di un odore a lui familiare. Potrebbe essere utile procurasi una scatola di cartone, da sistemare capovolta e ritagliare una porticina, per trasformarla in una tana. Dopo qualche giorno potrete fargli fare un giro della casa avendo però l’accortezza di chiudere prima il vostro “vecchio” gatto in una stanza.

Il rituale da seguire prima di farli incontrare

I due gatti non devono vedersi vis-à-vis immediatamente ma devono imparare a riconoscere l’odore l’uno dell’altro. Potete scambiare le ciotole del cibo, le coperte su cui dormono, i giochi. Accarezzate con un panno prima il muso dell’uno poi quello dell’altro in modo che possano scambiarsi il rispettivo “feromone dell’amicizia”.
E’ molto importante che il vostro gatto associ la presenza del nuovo arrivato ad azioni piacevoli come mangiare, giocare e farsi coccolare. Il passo successivo sarà dunque quello di nutrire i due gatti nelle vicinanze, sistemando le ciotole in prossimità della porta chiusa.
Potete anche costruire un giochino composto da un filo e due palline alle estremità, che farete passare sotto la porta, in modo da stabilire un ideale contatto tra i due, che potranno così giocare insieme senza vedersi.
Queste operazioni naturalmente devono dilatarsi nell’arco di qualche giorno.

Il primo faccia a faccia

2Anche il primo incontro deve essere fatto durante un momento piacevole per i gatti, per esempio mentre mangiano, tenendoli però a distanza. Ma prima dell’incontro vero e proprio, potrebbero darsi qualche sbirciatina attraverso la fessura della porta.
Se possedete un trasportino potrebbe essere opportuno chiudere il nuovo arrivato nella gabbietta e permettere al vostro gatto di vederlo a distanza ravvicinata. >>
Durante questi primi incontri è molto importante rimanere neutrali, mai sgridarli, non accarezzare nessuno dei due gatti e lasciarli liberi di allontanarsi o di agire come credono. Non bisogna però lasciare che i contatti fisici, qualche zampata o graffiata senza unghie, degenerino in atteggiamenti paurosi o molto aggressivi. Una volta stabilitisi questi comportamenti, possono diventare l’usuale risposta dell’uno alla visione dell’altro.
Meglio in questi casi interrompere lo scontro con una spruzzatina d’acqua o un colpo secco, senza però sgridarli.
Se i primi incontri non sono proprio amichevoli, non allarmatevi: è assolutamente normale che i due si soffino, si guardino “in cagnesco” o gonfino il pelo. Vogliono soltanto far vedere chi comanda! Stabilire dei rapporti di leadership tra appartenenti allo stesso nucleo è un comportamento comune pressoché a tutti gli animali. Molto più raro (ma non impossibile) è vedere il proprio gatto accogliere a “braccia” aperte il nuovo arrivato.

E se le cose vanno male…

Non scoraggiatevi se dopo i primi tentativi i due gatti continuano ad azzuffarsi; ricominciate ogni volta con una graduale introduzione chiudendo il vostro gatto per qualche minuto nella stanza del nuovo arrivato, con giochi e cibo prelibato in modo che l’odore del nemico possa essere sempre associato a uno stimolo positivo.
Per i primi tempi, quando non siete in casa, non fidatevi e non lasciate i due gatti liberi di affrontarsi ma chiudete il nuovo arrivato nella sua stanza. Può darsi che i due gatti non diventeranno mai grandi amici ma può anche darsi che dopo qualche settimana/mese potreste un giorno tornare a casa e trovare i due gatti teneramente abbracciati o intenti a leccarsi reciprocamente.

Il nostro vecchio micio non deve sentirsi trascurato

4In questo periodo, sicuramente stressante per il nostro “vecchio” gatto, non dobbiamo sconvolgere le sue abitudini, quindi rispettate gli orari della pappa e offritegli cibi prelibati e aumentate la dose di coccole, in modo che possa sentirsi sempre apprezzato e benvoluto. Se pensasse invece che il nuovo arrivato venga preferito a lui e si sentisse abbandonato, potrebbe perdere la fiducia che ripone in voi e decidere di cambiare casa e famiglia allontanandosi se ha la possibilità di uscire all’esterno. E’ importante inoltre che il vostro gatto non debba sacrificare i suoi luoghi preferiti in favore del nuovo arrivato. Per esempio se era abituato a dormire sul letto non sistemate il nuovo arrivato nella camera ma piuttosto in una zona “neutra” come il bagno. Dategli la possibilità di utilizzare spazi “alti” come mensole e armadi in modo che possa controllare indisturbato tutto quello che succede nella sua casa.
Aggiungiamo inoltre una nuova lettiera e una ciotola per il nuovo arrivato, cosicché il nostro gatto posso mantenere inalterato il suo solito tran tran….

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