24 Novembre 2024
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di Giorgio Diaferia | La sedentarietà, è causa di circa 600 mila decessi annui, con una percentuale che oscilla tra il 5 e il 10% del totale della mortalità a seconda del Paese, e la perdita di 5,3 milioni di anni di vita in buona salute. Sono alcuni dei dati presenti nello European Health Report 2009 secondo cui all’interno della Regione europea dell’Oms una persona su cinque fa poca o nessuna attività fisica (meno del minimo raccomandato= 150 minuti alla settimana), con dati ancora più allarmanti nell’Europa meridionale e orientale. Inoltre, l’attività fisica tende a diminuire all’aumentare dell’urbanizzazione ed esistono sostanziali differenze tra e nei Paesi.
Mediamente, nel mondo, il 28% degli uomini e il 34% delle donne sono fisicamente inattive, uno stile di vita che si ripercuote sull’incidenza dei decessi e dei Dalys (anni di vita persi a causa della disabilità, Disability Adjusted Life Years). Con circa 3,2 milioni di decessi annui la sedentarietà è considerata dall’Oms il quarto tra i fattori di rischio per la mortalità. Inoltre, i dati dell’Oms mostrano un gradiente tra le Regioni: circa la metà della popolazione femminile residente nella Regione delle Americhe e nella Regione del Mediterraneo orientale è sedentaria, con una percentuale che scende, rispettivamente al 40% e al 36% per gli uomini. Al contrario, la Regione dell’Oms del Sud-est asiatico registra la minore percentuale di sedentarietà (15% degli uomini e 19% delle donne).

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