JB | Anno nuovo, regole nuove per le società sportive. Soprattutto per i dilettanti. Nel 2016 entra in vigore l’obbligo di dotarsi di defibrillatori semiautomatici e di garantire, durante allenamenti e gare, la presenza di personale qualificato a intervenire in caso di necessità. La normativa è contenuta nel Decreto Salute e Sviluppo, meglio conosciuto come Decreto Balduzzi: pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel luglio del 2013 impone l’attuazione delle nuove norme entro e non oltre trenta mesi dalla pubblicazione. Termine ultimo, dunque, il 4 febbraio dell’anno ormai prossimo.
Le nuove disposizioni, quelle contenute nel comma 11 dell’articolo 7 del decreto, interesseranno tutte le squadre e le associazioni sportive non agonistiche e amatoriali. Uniche a essere esentate le ASD che svolgono attività con ridotto impegno cardiocircolatorio. Possono cioè non avere un defibrillatore le società i cui soci pratichino le bocce (ma chi gioca a “volo” dovrà dotarsene), il golf, la pesca sportiva di superficie, la caccia sportiva, gli sport di tiro e ovviamente tutti i giochi da tavolo.
Tocca alle società dotarsi dei defibrillatori e a loro carico è anche la manutenzione delle apparecchiature. Nel caso l’impianto sportivo sia già dotato di defibrillatore le associazioni posso utilizzarlo in accordo con i gestori degli impianti. In tal caso, però, va individuato il personale autorizzato all’utilizzo, che dovrà essere sempre presente durante le gare. Il personale, almeno due persone per società o per impianto, andrà comunque formato con appositi corsi al termine dei quali verrà rilasciata la certificazione che ne attesta l’idoneità. Responsabili dei defibrillatori e del loro corretto funzionamento saranno i presidenti delle società.
(Ha collaborato l’avvocato Renato Rolla, presidente provinciale ANCoS Torino)