Le Monde – Justin Trudeau è il nuovo premier del Canada. Il Partito Liberale ha vinto le elezioni del 19 ottobre scorso conquistando la maggioranza alla Camera dei Comuni, 184 seggi contro i 99 dei Conservatori. Dopo nove anni Stephen Harper lascia la guida del governo e il Canada prova a voltare pagina. Non sono però poche né di poco conto le sfide che dovrà affrontare il nuovo (e giovane) Primo Ministro.
Justin Trudeau, 43 anni, è figlio d’arte: suo padre Pierre Elliot è stato Capo del Governo canadese per quindici anni tra la fine degli anni Sessanta e la metà degli Ottanta. Justin ha vinto le elezioni -dicono gli analisti- grazie a un atteggiamento opposto a quello del suo avversario: rispetto per le istituzioni, equità in campo economico, nuove prospettive per il welfare e la politica estera. Ora, scrive Le Monde, i Canadesi si aspettano una decisa inversione di marcia. Anche nelle politiche ambientali.
Il conservatore Harper non era interessato ai problemi del riscaldamento globale e non sarebbe stato presente ai lavori di Cop21. Trudeau ha confermato la sua personale presenza a Parigi. Ma la prima vera sfida sarà il petrolio. Lo sfruttamento delle sabbie bituminose del Canada occidentale ha contribuito a cambiare nel giro di appena quindici anni l’economia del Paese e ora il nuovo premier dovrà rispondere alla domanda se continuare con le estrazioni dal sottosuolo. In ballo ci sono gli interessi delle società petrolifere che mal si conciliano con le richieste delle popolazioni indigene che vivono accanto agli impianti. E poi il Quebec è ancora scosso dall’incidente di Lac Megantic: 47 persone morirono nel 2013 per l’esplosione di un treno cisterna.
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