Alba si è fermata per i funerali di Michele Ferrero. Non è bastata piazza del Duomo per contenere le tante persone che sin dalle prime ore del mattino hanno voluto salutarlo per l’ultima volta. Tre le piazze dove sono stati sistemati maxischermi per seguire la cerimonia. Un lunghissimo applauso ha accolto il feretro al suo arrivo in duomo. Un altro lungo applauso al termine della cerimonia, celebrata dal vescovo della diocesi di Alba monsignor Giacomo Lanzetti. Presenti, tra gli altri, Matteo Renzi, Romano Prodi, Paolo Barilla Sergio Chiamparino e Piero Fassino, il presidente del Coni Giovanni Malagò, i viceministri Enrico Costa e Andrea Olivero. Dietro il carro funebre che ha attraversato la città per raggiungere il cimitero vi erano la moglie Maria Franca, il figlio Giovanni e le nuore Luisa e Paola e i suoi cinque nipoti. Migliaia di lavoratori del gruppo hanno accompagnato l’ultimo viaggio del Signor Michele, con grande commozione e riconoscenza verso un uomo che ha saputo valorizzare la sua terra senza dimenticare l’uomo. Nelle parole del figlio Giovanni il senso di una dolorosa giornata per la comunità albese: «Per mio padre l’aspetto sociale è sempre venuto prima del profitto».