Quest’anno Torino è la città designata dal CUAMM per il Meeting annuale, che si terrà il 16 novembre presso l’auditorium del Lingotto.
Di seguito, la presentazione del Meeting e il link per le iscrizioni.
“Ogni anno viene individuata una città italiana dove fare il punto della situazione in merito ai progetti realizzati dal CUAMM ed esporre quelli futuri.
L’ Annual Meeting di Torino il 16 novembre al Lingotto è per ribadire con forza che la salute dell’Africa deve essere al centro. Non lo è purtroppo nello scenario mondiale, lo è tenacemente nell’impegno del Cuamm, da oltre 70 anni.
E al centro della salute, nel centro del centro, c’è indiscutibilmente la salute delle donne e delle mamme. «Se è vero che i bambini sono il futuro, le donne sono quelle che si prendono cura del futuro dell’Africa. E la loro salute dovrebbe essere una priorità» mi ha detto Paola, una nostra volontaria, con gli occhi lucidi per le lacrime, di fronte all’ennesima morte di una mamma che è arrivata troppo tardi in ospedale e che ha perso la vita dando alla luce il suo bambino.
Non mi rassegno a pensare che il parto che è vita, luce, gioia, speranza, si trasformi in morte, buio, futuro spezzato. È così per 280.000 donne ogni anno, la quasi totalità concentrate nell’Africa sub-sahariana. Non possiamo, non dobbiamo rassegnarci a tutto questo!
E trovo rifugio nelle parole che Papa Francesco ci ha regalato qualche anno fa: “La vostra opera è un modo concreto di mettere in pratica una cosa che chiediamo ogni giorno nel “Padre nostro”. Noi domandiamo al Padre celeste: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. E questo “pane” è anche la salute. La salute è un bene primario, come il pane, come l’acqua, come la casa, come il lavoro. Voi vi impegnate perché non manchi il pane quotidiano a tanti fratelli e sorelle che oggi, nel XXI secolo, non hanno accesso a un’assistenza sanitaria normale, di base. È vergognoso: l’umanità non è capace di risolvere questo problema, ma è capace di portare avanti l’industria delle armi che distruggono tutto. Quando preghiamo “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, dovremmo pensare bene a quello che diciamo, perché tanti, troppi uomini e donne, di questo pane, ricevono solo le briciole, o nemmeno quelle, semplicemente perché sono nati in certi luoghi del mondo. Penso a tante mamme, che non possono avere un parto sicuro e a volte perdono la vita; o a tanti bambini, che si spengono già nella prima infanzia”.
Ecco perché vogliamo essere in tanti, tutti insieme a Torino il prossimo 16 novembre. Lo dobbiamo in primis a quelle mamme che potrebbero essere le nostre mamme, le nostre amiche e le nostre sorelle.
Dobbiamo riportare la salute, e la salute dell’Africa, al centro. A partire dalle donne.
Ti aspetto!
D.Dante”