24 Novembre 2024
Anche Torino e comuni limitrofi stanno installando le comunità energetiche rinnovabili per ridurre l'uso di petrolio e carbone e rispettare il pianeta
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ALICE RUSSO

Sono arrivate anche a Torino le comunità energetiche rinnovabili.      Un condominio in via Ciriè, zona barriera di Milano, ha deciso di far installare sui tetti i pannelli fotovoltaici e l’energia prodotta garantisce l’elettricità all’intero palazzo.

Le CER sono associazioni di singoli cittadini, imprese o amministrazioni che decidono di produrre e condividere energia rinnovabile.

Gli interessati a questo progetto possono essere i piccoli comuni e i singoli cittadini, quartieri o condomini. Anche chi possiede un terreno non agricolo di circa 3 ettari può decide di venderlo o affittarlo alle imprese che costruiranno gli impianti di energia rinnovabile. A Moncalieri e Nichelino, è stata installata una cabina di energia primaria che riesce a coprire le utenze dei 2 paesi. In altri piccoli comuni della prima cintura di Torino, come Revigliasco, Trofarello e Santena c’è un’altra cabina, la 55, che dà loro energia rinnovabile. Il nostro Paese sta facendo piccoli passi avanti per rendere il nostro modo di vivere più sostenibile, ma in linea generale l’Italia è indietro rispetto all’Europa nella creazione di questi impianti, che sono necessari anche per gli obiettivi da rispettare entro il 2030 per l’agenda sostenibile. Negli anni passati le regioni che hanno registrato un incremento positivo sono state solo la Lombardia, la Puglia e la Sicilia, le quali hanno investito in fotovoltaico, eolico, solare, idroelettrico e bioenergie.

Il decreto che norma le CER è arrivato il 24 gennaio 2024 e prevede la creazione delle comunità rinnovabili con due possibilità: incentivi per i comuni sotto i 5mila abitanti e la creazione di una tariffa sull’energia rinnovabile che interessi tutto il territorio nazionale. Con questa nuova legge, si cercheranno di produrre 5 gigawatt. I comuni interessati possono presentare la domanda per aderire al progetto e ricevere le agevolazioni economiche previste entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto.

Questo decreto era atteso da ben 2 anni sia dai cittadini che dagli addetti ai lavori. Oltre ai benefici ambientali legati alla riduzione di Co2, ci sono vantaggi economici perché gli utenti ricevono un compenso per condividere l’energia e, se essa avanza, possono decidere di venderla al dettaglio. Per i cittadini che ne hanno necessità, è possibile installare anche delle torrette per ricaricare le autovetture elettriche, ulteriore incentivo per ridurre lo smog e migliorare la qualità dell’aria.

Per quanto riguarda il futuro di Torino, sono in previsione altre installazioni di circa 82 pannelli fotovoltaici anche nelle case popolari delle ATC di Torino, che riusciranno a dare energia a 1700 famiglie risparmiando 390 tonnellate di anidride carbonica.  Nel quartiere di Torino Barriera di Milano e nel Canavese, inoltre, sono state individuate delle aree idonee per ospitare delle cabine primarie per energia rinnovabile, che possono dare un’ulteriore spinta a realizzare questo progetto sostenibile.

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