78 fotografie per testimoniare la rinascita di 8 luoghi di Torino che dopo un “crollo” hanno visto una rinascita.
È la mostra “ScatTO. Fotografia di rinascita urbana” realizzata dalla Cooperativa CIRP e inaugurata a Torino sabato 2 dicembre nell’Ecomuseo di Via Dego 6 in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
Dove prima c’erano fabbriche adesso ci sono luoghi di aggregazione sociale. Muri grigi sono diventati murales che ritraggono animali multicolor. E poi le persone che vivono quei luoghi fino a sentirli quasi “casa”.
Angoli di Torino trasformati che l’obiettivo del gruppo formato da persone con disabilità cognitiva acquisita e caregiver ha deciso di fotografare per evidenziare la similitudine tra il percorso dei luoghi (una vita precedente, poi un crollo e una rinascita individuale e sociale) e ciò che accade alle persone che subiscono un ictus o un trauma cerebrale dal quale spesso deriva un cambiamento radicale di vita.
«È un progetto sociale, che continua un lavoro che ha preso vita lo scorso anno e che ha visto nascere all’interno della Cooperativa CIRP un vero gruppo fotografico in cui persone con disabilità cognitiva acquisita e caregiver potessero esprimersi attraverso la fotografia riacquistando la propria dimensione sociale» ha spiegato tagliando il nastro della mostra Stefano Monte, presidente della Cooperativa CIRP.
«Siamo felici che questa seconda edizione della nostra mostra fotografica ci abbia fatto legare ancora di più al territorio grazie anche ai numerosi partner che si sono resi disponibili ad accogliere i nostri fotografi. Questo dimostra, ancora una volta, l’importanza di fare rete».
Cascina Roccafranca, Borgo Rubens, Bagni Pubblici di Via Agliè, San Salvario, Parco Dora, Chiesa del Santo Volto, Fabbrica delle E e quartiere Campidoglio i luoghi protagonisti degli scatti. Luoghi riqualificati e che oggi sono diventati punti di riferimento e aggregazione per tutti.
Ma la mostra è solo un primo punto di un progetto più ampio.
Nel 2024 verrà infatti creata una guida digitale accessibile a tutti per avvicinare la cittadinanza ai luoghi della città e sensibilizzare sulle difficoltà comunicative che possono avere le persone con una disabilità cognitiva acquisita, una disabilità a volte invisibile, ma che segna profondamente la vita delle persone.