22 Novembre 2024
Robert Oppenheimer, Department of Energy, Office of Public Affairs, USA.
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Fonte Scienza in Rete
Uscito questo mese in Italia, il film Oppenheimer racconta la vicenda complessa e controversa dello scienziato considerato il creatore della prima bomba atomica.
Il percorso umano e scientifico di Robert Oppenheimer, oggetto di numeroso biografie, ora è al centro dell’omonimo film diretto da Christopher Nolan, tratto dal libro di Kay Bird e Martin Sherwin, vincitore del Premio Pulitzer nel 2006. Ha recensito il film per noi Fabio Terragni, che ne consiglia caldamente la visione, sottolineando come a suo parere “sia destinato a rimanere nella storia del cinema, anche perché ha il coraggio di trattare una vicenda storica di grande attualità, come quella legata alla produzione e all’uso degli ordigni atomici, rendendola al tempo stesso archetipica e profondamente umana.”
Uno dei punti forti del film è che riporta alla ribalta il tema dell’immenso pericolo di una catastrofe legata all’uso di armi nucleari, un rischio che Robert Oppenheimer denunciò con forza pubblicamente, pagandone amare conseguenze. Un rischio attuale oggi più che mai, anche a causa del conflitto in Ucraina.Lancia un vero appello sul rischio di una guerra nucleare l’editoriale pubblicato in contemporanea questo mese sulle maggiori riviste scientifiche di medicina e firmato dai direttori di dodici di queste. L’editoriale chiama alla responsabilità e all’azione le associazioni professionali che operano in campo sanitario, affinché pretendano dai governi sia la scelta immediata di non utilizzare mai le armi nucleari (neppure come minaccia o deterrente) nei conflitti ora in atto sia la volontà di avviare quanto prima negoziati per eliminare tutti gli arsenali atomici. Ne scrive su Scienza in rete Simonetta Pagliani.

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