22 Novembre 2024
Dora Mercurio | Cosa c’è di meglio, tra Natale e Capodanno, che leggere un buon libro? Ecograffi ne ha scelti tre, dedicati agli imminenti e più impegnativi giorni di festa
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Dora Mercurio

Tra i mille antipasti e il primo, mentre la zia insolente ti chiede «Quando ti sposi?», per conciliare la pennica pomeridiana o semplicemente per dedicare un momento a se stessi cosa c’è di meglio che leggere un buon libro?

Su internet ne troverete a bizzeffe, ma solo Ecograffi ne ha scelti tre esclusivamente dedicati agli imminenti e più impegnativi giorni di festa.

Da leggere alla Vigilia di Natale

Il Maialino di Natale

Jack ha un amico davvero speciale: Lino, il suo maialino di pezza. Con lui gioca, dorme, si confida sulla separazione di mamma e papà, scopre il mondo.

Un giorno però Lino si perde. Jack è devastato, ma determinato a ritrovarlo e inizia così la sua avventura nella Terra dei Perduti accessibile agli umani solo la notte della Vigilia di Natale.

Ad accompagnarlo il Maialino di Natale, un antipatico sostituto che hanno provato a “rifilargli”, uguale a Lino nella forma, ma completamente diverso nel carattere.

Riusciranno i due “compagni di viaggio” a superare le mille difficoltà di un mondo sconosciuto e a salvare Lino?

Questa storia è “un altro centro” fatto da J.K. Rowling. Non sarà ai livelli di Harry Potter, ma ha tutti gli elementi per essere un racconto amato dai bambini, ma anche dagli adulti: amicizia, avventura, dolore, rapporti familiari complicati, paure, rivincita. La scrittrice britannica sa come creare un mondo fantastico e ce lo dimostra con una storia per nulla scontata e dal risvolto inaspettato.

Da leggere il giorno di Natale

Canto di Natale

Il Fantasma del Natale Passato, quello del Natale Presente e quello del Natale Futuro fanno visita la notte della Vigilia di Natale all’avido ed egoista Ebenezer Scrooge accompagnati dal fantasma del suo socio in affari Jacob Marley, morto lo stesso giorno di sette anni prima.

Insieme cercheranno di far capire a Scrooge che la vita che sta conducendo lo porterà una dannazione eterna che lo costringerà a vagare per il mondo senza potere vedere la luce di Dio proprio come sta accadendo a Marley. Riuscirà il cattivo banchiere a trovare la redenzione?

Una storia senza tempo, che nonostante sia stata scritta nel 1843 è quanto mai attuale.

Non c’è molto da dire. È un capolavoro di Charles Dickens e va letto ogni anno a Natale.

Da leggere a Santo Stefano

La tombola dei troiai

Un altro omicidio scuote la non così tranquilla cittadina di Pineta. Il farmacista del paese viene trovato morto nella sua farmacia il 26 di dicembre. L’arma del delitto potrebbe essere un tagliacarte di valore che la postina della cittadina toscana ha vinto alla tombola dei troiai, «una di quelle irrinunciabili abitudini a cui tutti vorrebbero sottrarsi».

Come sempre i quattro arzilli vecchietti assidui frequentatori del BarLume, un po’ per noia e un po’ per l’impossibilità di farsi gli affari propri, si mettono a investigare senza che nessuno glielo chieda.

E soprattutto si cimentano con prove e indizi con gran pena di Massimo, il barista del BarLume e nipote di Ampelio leader dello stravagante gruppetto, che si troverà per l’ennesima volta a salvare “le cariatidi” da una possibile accusa di intralcio alla giustizia.

La tombola dei troiai è un racconto divertente che regala davvero i momenti di spensieratezza che meritiamo durante le feste. Con dialoghi incalzanti e spiritosi in “toscano verace” e una scrittura veloce ma mai banale, Marco Malvaldi ci “regala” quattro nonni in più e degli amici che porteremo con noi anche quando il libro finisce.

Una collana, quella dei Delitti del BarLume che nelle librerie delle nostre case non può proprio mancare.

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