Carlotta Viara |
Fittissimo calendario d’impegni per i melomani con l’atteso ritorno, dopo le vacanze estive, di MITO Settembre Musica 2021.
Sarà un rientro in grande stile, come preannunciato durante la conferenza stampa di presentazione della prossima edizione (la quindicesima),che si è tenuta ieri per “lanciare” l’evento.
In collegamento sull’asse Milano-Torino, dalle rispettive sedi RAI, i Sindaci Beppe Sala e Chiara Appendino e gli assessori alla cultura Filippo Del Corno e Francesca Paola Leon;con gli interventi di Anna Gastel, presidente di MITO Settembre Musica e di Nicola Campogrande, direttore artistico della rassegna musicale.
Sarà intitolato “Futuri” e dedicato a Fiorenzo Alfieri (illustre torinese scomparso di recente) questo festival, che si svolgerà tra le due città dall’8 al 26 settembre 2021 e finalmente recupererà il suo respiro internazionale.
Data l’attuale congiuntura sanitaria emergenziale, gli spettacoli avverranno soprattutto all’apertoo in spazi chiusi molto ampi, onde garantire il massimo rispetto della sicurezza per il pubblico, gli artisti che si esibiscono ed il personale coinvolto nell’organizzazione della manifestazione.
Seppur nelle mutate circostanze dettate dalla pandemia ancora in corso, resta ovviamente immutato – rimarcano i promotori dell’iniziativa – il livello delle proposte, che si riconferma elevatissimo.
Il programma prevede ben 126 concerti #soloaMITO, in una studiata alternanza di generi per venire incontro un po’ a tutti i gusti degli appassionati uditori.
Si apre al Teatro Dal Verme di Milano con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (diretta da Fabio Luisi)e l’esibizione di Francesco Piemontesi al pianoforte nel ruolo di solista: largo ai virtuosismi da tasti.
Si chiude all’Auditorium del Lingotto di Torino con la Filarmonica della Scala (diretta da Riccardo Chailly) che eseguirà la sinfonia italiana di Mendelssohn e la sinfonia n. 4 in re minore di Schumann: per la gioia degli inguaribili romantici.
Nel mezzo, un cartellone ricchissimo di appuntamenti indiverse fasce orarie nell’arco della giornata, non solo con musicisti famosi (del calibro del tenore Ian Bostridgeed, del jazzista Brad Mehldau, delle violoncelliste Camille Thomas e Miriam Prandi, del pianista Ivo Pogorelich, della compositrice Unsuk Chin), ma anche con giovani talenti emergenti (come l’inglese Albion Quartet o il finlandese Meta4 Quartet).
Quanto alla scelta delle sedi, alle note sale da concerto ed ai tradizionali teatri si affiancheranno, come di consueto, luoghi insoliti e periferici (chiese, palazzi, aree pubbliche d’aggregazione), a testimonianza della dimensione sociale che da sempre caratterizza la rassegna.
.
Ad ulteriore comprova di ciò, la gratuità o i prezzi “popolari” di molti spettacoli, indirizzati ad un pubblico eterogeneo, dall’esperto intenditore al semplice curioso, con una particolare attenzione per i bambini ed i ragazzi.
Perché la musica è una meraviglia che appartiene a tutti noi e se la si celebra coralmente è ancora più meraviglia. Per il calendario di “Futuri”: http://www.mitosettembremusica.it/