22 Novembre 2024
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Dai risultati della nostra ricerca sulla presenza di microplastiche nei pesci e invertebrati, come cozze e scampi, emerge che il 35% degli organismi raccolti nel Mar Tirreno centrale e che finiscono sulle nostre tavole presenta microplastiche nello stomaco e nell’intestino.

Le conseguenze di questa contaminazione non sono ancora chiare, ma i rischi per la nostra salute non possono di certo essere esclusi.

Ecco, giorgio, il mondo malato che stiamo costruendo.

Le microplastiche. Sono minuscoli frammenti di plastica che si creano dai rifiuti in decomposizione, ma non solo! In pochi sanno che vengono usate anche come “ingrediente” in molti prodotti di uso comune, come cosmetici, saponi o vernici. E dagli scarichi domestici finiscono in mare.


Con la nostra Campagna STOP Microplastiche stiamo denunciando l’uso delle microplastiche in tutti i prodotti in commercio, e chiediamo al Ministro dell’ambiente di proibire l’uso di microplastiche non solo in alcuni cosmetici, ma in tutti prodotti in commercio.
Sei dei nostri? UNISCITI ALLA RACCOLTA DI FIRME.



UN MONDO DI PLASTICA NON PUÒ ESSERE UN MONDO SANO.Firma per chiedere il bando di tutte le microplastiche aggiunte nei prodotti in commercio.FIRMA LA PETIZIONE

La pandemia ci ha dimostrato ancora più chiaramente che solo se rispettiamo il Pianeta salviamo noi stessi e il nostro futuro. Per questo, anche se con mille difficoltà e con tutte le misure di sicurezza, la nostra battaglia contro la plastica non si è fermata, giorgio.

Proprio in questi giorni stiamo navigando nel Mediterraneo insieme ai ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche e del CNR-IAS di Genova, per eseguire nuove indagini approfondite sulla presenza di microplastiche e fibre in campioni di acqua e specie marine che vivono nel Santuario dei Cetacei.
Ogni giorno pubblichiamo ricerche, foto e video, per fare luce sull’inquinamento dei nostri mari e mettere aziende e governi di fronte alle loro responsabilità.

Dal 1 gennaio 2020 l’Italia ha vietato il commercio di prodotti cosmetici contenenti microplastiche. Si tratta di un primo passo avanti, ma non è ancora abbastanza: il divieto riguarda solo una ristretta categoria di cosmetici. Per questo è importante agire ora per cambiare questa legge.

Mai come in questo momento è importante ribadire che non dobbiamo abbassare la guardia contro l’inquinamento. Perché abbiamo il dovere di costruire un futuro in cui le persone possano vivere in armonia con il Pianeta.

Unisciti a noi per vincere la battaglia contro tutta la plastica. 
 

Grazie per il tuo impegno,

Giuseppe Ungherese
Campagna Inquinamento

Greenpeace Italia 
 

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