22 Novembre 2024
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Io c’ero, negli ultimi 20 anni.
Abbiamo protestato in centinaia di migliaia, attivisti climatici: non ha
funzionato.
Abbiamo raccolto milioni per far sì che il nostro messaggio raggiungesse la
gente comune e i politici: non ha funzionato.
Abbiamo firmato un numero infinito di petizioni online: non ha funzionato.
Ci siamo rivolti alle Nazioni Unite per tentare una soluzione a questa crisi
e sostenere le energie rinnovabili: non ha funzionato.
Non c’è più tempo da perdere. Dal 1990 le emissioni di CO2 sono
aumentate del 60% e continuano a crescere. Nel giro di una generazione
tutto ciò che amiamo andrà perduto. Bisogna muoversi subito, con
l’obiettivo di spingere i governi a dichiarare l’emergenza climatica e
portare le emissioni a zero entro il 2025.
Ma abbiamo bisogno di un nuovo approccio se vogliamo sperare di salvare
il pianeta: dobbiamo scatenare una ribellione.
Questo libro non si propone come l’ennesima analisi del problema ma è la
proposta concreta di un piano d’azione in tre mosse:
1) La conoscenza dei fatti: “Dobbiamo rispondere ai media che ancora
diffondono scetticismo sul riscaldamento globale, contro ogni evidenza
scientifica”;
2) La disobbedienza civile: “Basta proteste e petizioni, dobbiamo farci
arrestare in migliaia”;
3) L’universalismo: “Dobbiamo coinvolgere il maggior numero possibile di
persone nella nostra battaglia”.
Stavolta la ribellione non nasce da un’ideologia. È la scienza a chiederci di
reagire

Roger Hallam, classe 1966, è un attivista ambientale inglese, co-fondatore di Extinction Rebellion,un movimento internazionale di disobbedienza civile che sta crescendo in maniera esponenziale (qui il sito italiano). Il movimento, nato a Bristol nel 2018, ha ricevuto il sostegno di numerosissime personalità del mondo dello spettacolo e non solo, da Jude Law a Greta Thunberg, da Micheal Stipe a Emma Thompson (molti di loro hanno recentemente manifestato il loro appoggio con una lettera
aperta indirizzata ai media britannici), e ha raggiunto in breve tempo i 650mila follower su Instagram.
Roger Hallam ha partecipato a manifestazioni in tutto il mondo, sostenendo le ragioni della sua organizzazione non violenta per la giustizia ambientale: la vera battaglia del nuovo millennio.

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