22 Novembre 2024
Giornalista scrittore ed ex parlamentare europeo aveva 79 anni. A darne per primo la notizia l'amico vignettista Vauro Senesi sulla sua pagina facebook
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È morto Giulietto Chiesa, giornalista scrittore ed ex parlamentare europeo. Aveva 79 anni. A darne per primo la notizia questa mattina l’amico vignettista Vauro sulla sua pagina facebook.

Chiesa era nato ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, il 4 settembre del 1940. Militante della FGCI, è stato prima dirigente nazionale della Federazione e poi capogruppo del PCI nel consiglio provinciale di Genova.

La sua carriera da giornalista era iniziata nel 1979, come redattore a l’Unità. Nel 1980 aveva seguito da inviato le Olimpiadi di Mosca. Esperienza, questa, che gli era valsa l’incarico di corrispondente dall’Unione Sovietica fino al 1990.

In dieci anni ha raccontato ai lettori italiani la parabola discendente del blocco socialista, la caduta del Muro di Berlino e la dissoluzione dell’URSS.

È rimasto in Russia fino al 2000, passando -sempre in qualità di corrispondente- prima a La Stampa e poi come editorialista a Il Manifesto e ad altre testate televisive e radiofoniche. Ha scritto anche per la rivista Limes ed è stato commentatore politico per Russia Today.

Tornato in Italia partecipa, nel 2003, alla fondazione del World Political Forum, il “think-thank” su globalizzazione e governance mondiale voluto da Mikhail Gorbachev che, in pochi anni, porta in Piemonte -nell’ex convento domenicano di Santa Croce a Bosco Marengo- i più importanti nomi della politica mondiale: il cancelliere tedesco Helmuth Koll, i polacchi Lech Walesa e Wojciek Jaruzelski, il segretario generale dell’ONU Boutros Ghali.

Proprio in occasione di una delle edizioni del Forum Giulietto Chiesa –scrive il settimanale alessandrino Il Piccolo– accompagna Gorbachev in Val Borbera a Cantalupo Ligure a visitare il monumento in onore del soldato russo Fiodor Poletaev, ucciso in una battaglia della Seconda Guerra mondiale.

Nel 2004 torna alla politica attiva, candidandosi alle Europee nell’allora lista DiPietro-Occhetto. Da eurodeputato aderisce come indipendente al gruppo del PSE.

Non ha mai abbandonato del tutto il giornalismo, continuando anche in tempi recenti a scrivere note e commenti, su Il manifesto e su Il Fatto Quotidiano. Suo anche l’esperimento della tv online Pandora e il progetto editoriale di una pagina facebook, molto seguita e attiva.

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