22 Novembre 2024
Federica Carla Crovella | E' arrivato il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri: nessun vincolo particolare per il Piemonte, ma l'attenzione per le scuole resta alta
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Salgono i casi di contagio

Nella nostra regione si sono registrati oggi 51 casi positivi al coronavirus: 37 ad Asti, 3 a Novara, 6 a Torino, 1 a Vercelli, 4 nel VCO. Tuttavia, un solo caso su tutti è stato confermato dall’Istituto Superiore della Sanità, per gli altri si attendono ulteriori verifiche.

La Regione ha fatto sapere che 12 sono ricoverati in ospedale e 37 in isolamento fiduciario domiciliare. Resta chiuso in via precauzionale il Pronto soccorso di Tortona, in attesa dell’esito del test su una persona che aveva manifestato i sintomi del “caso sospetto”.

L’esito del test è positivo su due dei compagni di squadra con cui il primo contagiato di Torino aveva giocato a basket prima che si manifestassero i sintomi; al momento i due sono in isolamento domiciliare, ma anche per loro il test deve ancora essere convalidato.

A Torino il timore più grande dei medici ospedalieri è legato alla forte contagiosità del virus, che si può arginare solo riducendo le occasioni di contatto e trasmissione tra la popolazione.

Alberto Cirio, presidente della giunta regionale, ha annunciato che per fronteggiare l’emergenza sanitaria i posti letto di terapia intensiva negli ospedali del Piemonte sono stati portati a 200 e che si stanno richiamando i medici in pensione. «Abbiamo censito tutti i medici che sono andati in pensione e proprio oggi verrà diramata allerta per richiamarli nel caso ci fosse c’è bisogno. Il sistema sanitario piemontese è in grado di reggere l’emergenza se si continua con il contenimento».

Il decreto e le decisioni del Piemonte

Intanto domenica sera è arrivato il decreto del governo, che prende posizione su alcune delle misure già messe in atto per la gestione dell’emergenza (leggi qui http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-firmato-il-dpcm-1-marzo-2020/14210). In Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna le scuole resteranno chiuse fino all’8 marzo.

Il presidente Alberto Cirio già ieri aveva manifestato dei dubbi sulla possibilità di riaprire le scuole mercoledì, considerando soprattutto la vicinanza con la Lombardia e l’interscambio di studenti e docenti tra le due regioni.

E oggi si è concretizzata l’idea di riaprire le scuole solo all’inizio della prossima settimana, poiché la situazione è ancora da tenere sotto controllo. Anche per domani nelle scuole è comunque prevista l’operazione di igienizzazione già annunciata nei giorni scorsi.

Le università avevano già deciso in autonomia di sospendere lezioni ed esami per tutta la settimana, ma si sta valutando forme di didattica a distanza, come le lezioni on-line. Gli appelli d’esame saranno da riprogrammare, così come tutte le scadenze amministrative.

Ci sono novità anche per lo sport; rimane fissato per mercoledì 4 l’incontro tra Juve e Milan di Coppa Italia, che però sarà a porte chiuse.

Nonostante le cautele adottate per la riapertura delle scuole e lo stato di allerta sempre alto, da oggi il Piemonte ha iniziato il suo graduale ritorno alla normalità: infatti i cinema, i teatri, i musei, le palestre hanno riaperto le porte e da oggi ripartono anche eventi e manifestazioni.

Stando al nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli enti piemontesi non sembrano vincolati a particolari restrizioni, dato che per la Regione è ancora meno a rischio di altre.

Per gli aggiornamenti consultare Piemonte Informa all’indirizzo www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/coronavirus-gli-aggiornamenti-dalla-regione-piemonte

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