22 Novembre 2024
Dora Mercurio | Alla SUISM di Torino un incontro con il professor Italo Capparucci per fare il punto sull'impiego dell'acido ialuronico nella terapia riabilitativa osteo articolare e muscolo tendinea
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Dora Mercurio | Per la sua struttura molecolare l’acido ialuronico è particolarmente indicato per la prevenzione delle patologie traumatiche e degenerative che possono insorgere sia su sportivi che su lavoratori che svolgono attività fisica particolarmente usurante.

Un nuovo orizzonte della medicina di cui si è parlato insieme al professor Italo Capparucci dell’Università di Urbino e al dottor Giorgio Diaferia specialista in Fisiatria e Medicina Riabilitativa dell’Università di Torino lo scorso 24 ottobre al convegno organizzato da MedHeCa Trade in collaborazione con il Centro medico del SUISM-UniTo.

L’acido ialuronico: cos’è?

L’acido ialuronico è componente naturale del tessuto connettivo, la struttura che supporta, unisce e protegge gli altri tipi di tessuti presenti nel nostro organismo. Per la sua capacità di creare legami con altre molecole come l’acqua, l’acido ialuronico è alla base dei grandi complessi molecolari che sostengono la matrice extracellulare.

Contribuisce alla lubrificazione delle articolazioni e alla protezione delle cartilagini andando così ad attutire gli stress meccanici a cui l’organismo viene sottoposto a seguito di attività come quelle sportive o lavorative.

Perché somministrare l’acido ialuronico?

La somministrazione di acido ialuronico può agire su due fronti.

Il primo è quello delle articolazioni. Un’iniezione di acido ialuronico può prevenire la naturale degenerazione delle patologie articolatorie, attenuando dolore e infiammazione, ripristinando le proprietà visco-elastiche del liquido sinoviale (quello che riempie le cavità articolari) e migliorando la mobilità articolare.

Il secondo fronte di intervento riguarda le patologie traumatiche e degenerative del corpo tendineo e muscolare. Le infiltrazioni di acido ialuronico possono riparare e ripristinare l’elasticità di tendini e muscoli procedendo alla loro rivascolarizzazione.

Il professor Italo Capparucci interviene alla presentazione alla Suism

Come spiega il professor Italo Capparucci: «La terapia con acido ialuronico è una terapia in evoluzione continua. Adesso può contare su due formulazioni: quella dell’acido lineare e quella dell’acido cross linkato».

«Insieme, hanno allargato di molto le indicazioni di carattere terapeutico sia per quanto riguarda le malattie degenerative sia per quelle traumatiche. In particolare può essere utilizzato per contrastare malattie infiammatorie croniche e per prevenire l’insorgere di patologie dell’apparato articolatorio».

Quali prodotti possono essere utilizzati?

Alla conferenza oltre a professionisti del settore e studenti hanno partecipato pazienti con patologie alle articolazioni mobili come anche, spalle, caviglie e ginocchia che hanno deciso di sottoporsi a un ciclo di iniezioni di acido ialuronico.

La somministrazione intrarticolare di acido ialuronico è stata effettuata dal dottor Diaferia e dal professor Capparucci in collaborazione con Regenflex società che ha creato un sistema di iniettivi a base di acido ialuronico, sostitutivi del liquido sinoviale, indicati nella prevenzione e trattamento delle patologie degenerative e traumatiche di tutte le articolazioni.

Molto importante poi il ruolo della fisioterapia associata all’impiego intrarticolare dell’acido ialuronico, come ha puntualizzato nel corso del suo intervento Massimiliano Corvasce,fisioterapista del Centro medico SUISM

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