Dopo Torino, Milano e Palermo anche Rivalta ha detto “si” al Plastic Free Challenge, la campagna lanciata dal Ministero dell’Ambiente per eliminare le plastiche monouso (Per saperne di più minambiente.it)
Nelle scorse settimane il Consiglio comunale della cittadina alle porte del capoluogo piemontese ha approvato una mozione che impegna l’amministrazione a ridurre progressivamente la produzione di rifiuti in plastica.
Si comincia dagli uffici comunali, dove tutti saranno invitati a utilizzare piatti, bicchieri e posate biodegradabili e compostabili, limitando al massimo le stoviglie usa e getta. Le associazioni rivaltesi utilizzano già stoviglie in mater-bi durante le loro iniziative e l’appalto della mensa scolastica esclude il materiale non biocompostabile.
Ogni anno l’Europa produce 500mila tonnellate di macroplastiche e 13mila di microplastiche, destinate a finire nei fiumi e nei mari. In tutto il mondo sono 300 milioni le tonnellate di plastica prodotte ed erano 15 milione a metà degli anni Sessanta. Il 28 maggio 2018 la UE ha messo al bando 10 prodotti fabbricati in plastica monouso e l’8 gennaio di quest’anno ha varato la prima strategia sulla plastica per un’economia più circolare.
Stesso discorso per le bottigliette d’acqua, responsabili di una significativa fetta di inquinamento dei mari italiani, dove ogni anno si riversano 8 tonnellate di plastiche.
Proprio per combattere questo fenomeno Rivalta da qualche anno ha scelto di installare quattro fontanelle per l’acqua: due in Centro, una a Pasta e una Tetti Francesi. Nel 2018 hanno erogato 380mila litri di acqua naturale e gasata. Numeri che significano 250mila bottiglie da un litro e mezzo in meno in circolazione, 10mila kg di plastica che non è stato necessario né raccogliere né tanto meno smaltire perché non è stata mai utilizzata. (A proposito di acqua pubblica e distributori in città)
Un “affare” per l’ambiente e per le tasche dei rivaltesi, che hanno risparmiato in un solo anno 112mila €. Nei prossimi mesi verrà installata una nuova fontanella a Gerbole e verrà riposizionata quella di Tetti Francesi, in modo che sia più visibile. L’impegno di Rivalta, però, non si ferma qui.
Per ridurre ulteriormente l’uso della plastica la città, oltre a promuovere l’utilizzo di acqua pubblica nelle scuole, aderirà alla campagna delle borracce in alluminio, già utilizzate al Politecnico di Torino: riempire da un erogatore una borraccia -non acquistando così acqua in bottiglia- evita di immettere nell’atmosfera 8 grammi di Co2.