24 Novembre 2024
Dora Mercurio | Nonostante le percosse sempre più efferate, Martina non riesce a troncare la relazione, sentendosi “come una pallina su un piano inclinato, impossibile da fermare”.
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Nella mia maledetta testa sono convinta che sia lui ad essere in gabbia, non io. Io sono forte. Io voglio solo sprigionarlo e redimerlo

Dora Mercurio I Martina è un medico, una figlia, una ex-moglie, una compagna e soprattutto una madre: conciliare tutto può essere difficile.

Claudio, il suo attuale compagno, non accetta la situazione, vorrebbe che Martina facesse girare la sua vita solo intorno a lui e cerca di farglielo capire attraverso l’unico linguaggio che sembra conoscere: la violenza fisica e psicologica.

Nonostante le percosse sempre più efferate, Martina non riesce a troncare la relazione, sentendosi “come una pallina su un piano inclinato, impossibile da fermare”.

Un giorno, il caso, le fa incontrare Paolo, suo ex compagno di scuola con cui ritrova un’amicizia che credeva perduta. Paolo, anima sensibile, proverà a fermare la vorticosa discesa della “pallina”, ma dovrà rendersi conto di quanto possa essere difficile stare vicino a chi sta precipitando, senza farsi travolgere.

Trattare un tema come la violenza sulle donne non è semplice perché si rischia di banalizzarlo, di parlare solo attraverso luoghi comuni.

La bellezza di questo libro risiede proprio in questo: si attiene ai fatti, senza abbellimenti, senza banalità. È un diario intimo e personale scritto, forse, più per dare sfogo ai sentimenti che si provano quando una storia come quella di Martina ti tocca da vicino.

Gli autori, per fortuna, hanno voluto renderci partecipi di quello che hanno vissuto dandoci così uno strumento che può essere di aiuto a chi si trova al posto di Paolo o di Martina stessa.

Vincente l’idea di dare il punto di vista sia femminile che maschile, entrambi scritti in modo chiaro, semplice e diretto.

Un libro da leggere a casa o a scuola, insieme al proprio compagno/a e insieme ai propri figli/e.

Elisa Gani (Torino, 1972), laureata in lingue e letterature straniere lavora come tecnico autoptico presso l’ospedale di Ciriè (To). Appassionata di fotografia si avvicina al mondo dell’editoria collaborando come fotografa e co- editor.

Stefano Peiretti (Torino, 1988), laureato in informatica lavora come consulente informatico e docente. Attivista per i diritti civili e pari opportunità è autore di “Franco e Gianni – 14 luglio 1964” storia della prima coppia omosessuale sposata a Torino.

Per Ecograffi abbiamo incontrato gli autori al Salone Internazionale del Libro di Torino, insieme all’attore Lorenzo De Angelis

https://www.pathosedizioni.it/

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