22 Novembre 2024
Stefania Panetta | Tenacia, spirito di sacrificio, resistenza e forza mentale. Tutti questi valori sono indispensabili per iniziare a praticare il CrossFit. Questa disciplina, che altro non è se non l’insieme di esercizi funzionali è stata fondata negli anni ’70 da Greg Glassman, studiando i corsi di preparazione della polizia locale.
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Stefania Panetta | Tenacia, spirito di sacrificio, resistenza e forza mentale. Tutti questi valori sono indispensabili per iniziare a praticare il CrossFit. Questa disciplina, che altro non è se non l’insieme di esercizi funzionali (che riprendono i movimenti naturali del nostro corpo), è stata fondata negli anni ’70 da Greg Glassman, studiando i corsi di preparazione della polizia locale.

Per praticare questo sport sono necessari pochi attrezzi poiché si tratta di un allenamento a corpo libero che unisce l’attività aerobica al sollevamento pesi. Vengono utilizzati anche strumenti a supporto dell’allenamento come manubri, bilancieri, kettlebell o corde.

Si tratta di un vero e proprio circuito che va a coinvolgere tutti i gruppi muscolari con ripetizioni ad alta intensità. Una sfida contro sé stessi: l’importante è giungere alla fine del work out.

Intorno a questa disciplina si è creata una vera e propria community, infatti ogni giorno viene pubblicato sul sito crossfit.com un WOD (Work Out of the Day) che propone a tutti gli appassionati una sorta di “menù del giorno” delle ripetizioni da eseguire. Si tratta di allenamenti dinamici che oltre a variare ogni giorno evitando così che sopraggiunga la noia, possono essere eseguiti ovunque, all’aria aperta o nei cosiddetti “box” o “cage” che sono capannoni adibiti a palestra che sempre più si stanno diffondendo anche in Italia.

I risultati sono evidenti, spopolano sul web le classiche immagini del “prima” e “dopo” anche se il crossfit non si basa su fini estetici, come potrebbe essere per il culturismo, quanto più su fini prestazionali: si punta alla forza e alla resistenza.

Solitamente una lezione di CrossFit si articola in tre fasi:

  • Mobilità e riscaldamento: esercizi aerobici a corpo libero che permettono di scaldare i gruppi muscolari e agevolare la mobilità articolare.
  • WOD: il cuore dell’allenamento, il work out. Si tratta di circa 5 esercizi, eseguiti in ripetizione senza pause. Ogni circuito viene ripetuto più volte a seconda della preparazione del singolo.
  • Stretching: è la fase conclusiva dell’allenamento ed è composta da esercizi volti ad allungare i muscoli così da evitare eventuali strappi o infortuni, data l’intensità del lavoro.

Allenamenti consigliati? Come sempre tre sarebbe il numero perfetto, ma anche due andranno più che bene. Il CrossFit non ha vie di mezzo o si ama o si odia perché ci spinge oltre i nostri limiti. È innegabile però che in questo modo ci aiuti a superare molti ostacoli portando di conseguenza una certa sicurezza anche nella quotidianità.

D’altronde, se riuscirete a ribaltare la ruota di un camion o di fare dieci squat di fila con un bilanciere sulle spalle, cosa vi impedirà di superare brillantemente un incontro importante o un colloquio di lavoro?

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