22 Novembre 2024
Simone Panero | Semafori intelligenti, più corsie preferenziali e passaggi modulati sulla base del numero degli utenti. Sono solo alcune delle novità che riguarderanno il trasporto pubblico torinese, prossimo a una piccola rivoluzione da portare a termine nel giro di un paio d'anni. «La città è cambiata e quindi va cambiata la rete dei trasporti» ha detto il sindaco Chiara Appendino
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Simone Panero | Da qui al 2019 si verificheranno numerosi cambiamenti per quanto riguarda i trasporti e i mezzi pubblici GTT, dalla riorganizzazione degli orari di bus e tram alla riduzione dei tempi di attesa dei mezzi. La compagnia torinese opererà in diversi settori per migliorare l’efficienza dei servizi, aumentando l’offerta ed eliminando la sovrapposizione dei percorsi. La collaborazione tra GTT, Città di Torino, Iren e 5T ha portato all’elaborazione di una nuova strategia e i potenziamenti e le diminuzioni delle varie linee avverranno per categoria di appartenenza. La categoria rossa si occupa del 50% del trasporto degli utenti e quindi vedrà un passaggio ogni 5 minuti. La categoria arancione ogni 8-10 minuti, la categoria verde ogni 15 minuti e infine la categoria blu dei mezzi meno frequentati, ogni 30 minuti.

Verrà incrementata anche la misura dei semafori intelligenti (o corsie preferenziali) che comporteranno un’ulteriore riduzione dei tempi di percorrenza di 4 o 5 minuti. Si garantisce inoltre il servizio aggiuntivo per l’entrata e l’uscita delle scuole e delle fabbriche. Aumenta o si mantiene la stessa frequenza di passaggi con un risparmio di mezzi. In aggiunta verrà attuato il piano di potenziamento della metropolitana che prevede l’introduzione della nuova tratta Lingotto-piazza Bengasi e il prolungamento verso Rivoli da Fermi. Alla base ci sono i numeri: la bippatura dei passeggeri ha consentito un nuovo filone di analisi sulle frequentazioni delle varie linee, sono stati rilevati oltre un milione e mezzo di passaggi con la tessera. Si prevede un aumento della flotta di veicoli a trazione elettrica e relativa produzione chilometrica, nel 2021 il 40% dell’offerta di trasporto sarà elettrica.

L’obiettivo è migliorare l’attrattiva della rete di trasporto pubblico attraverso un modello di esercizio più funzionale. Tutto ciò porterà a un risparmio di 7 milioni di euro, secondo i calcoli dell’assessore ai Trasporti Maria Lapietra. L’innovazione è condotta anche dal presidente dell’Agenzia mobilità metropolitana, Cristina Pronello. Dal punto di vista del sindaco si tratta di un obiettivo realizzabile perché «è possibile utilizzare i dati a nostra disposizione per migliorare il servizio» e per il fatto che «la città è cambiata e quindi va cambiata la rete dei trasporti». Chiara Appendino ha poi continuato: «due sono le grandi sfide che ci attendono, la prima è ridisegnare la rete dei trasporti e migliorarli, utilizzando meno risorse. La seconda è che Torino sia una città sempre più sostenibile». Il trasporto deve diventare un competitor rispetto all’auto privata, soprattutto in un periodo di forte crisi ambientale cittadina dovuta allo smog.

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