22 Novembre 2024
JB | VIDEO | Valore e tutela per gli artisti piemontesi. Sono queste le due priorità che il Consorzio Piemonte Jazz ha voluto ribadire, presentando lunedì pomeriggio al Circolo dei Lettori di Torino  il cartellone del Piemonte Jazz Festival. Inaugurato dal Foundation Day dello scorso 8 aprile, il festival -hanno spiegato gli organizzatori- si caratterizza per essere un primo esperimento di direzione artistica collettiva e coordinata
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JB | VIDEO | Valore e tutela per gli artisti piemontesi. Sono queste le due priorità che il Consorzio Piemonte Jazz ha voluto ribadire, presentando lunedì pomeriggio al Circolo dei Lettori di Torino  il cartellone del Piemonte Jazz Festival. Inaugurato dal Foundation Day dello scorso 8 aprile, il festival -hanno spiegato gli organizzatori- si caratterizza per essere un primo esperimento di direzione artistica collettiva e coordinata, in grado di «collegare le attività del territorio in una federazione di iniziative a beneficio degli appassionati di jazz».

Il Festival arriva a tre anni esatti dalla fondazione del Consorzio, quasi una «logica e naturale prosecuzione della nostra attività» ha detto il presidente Renato Rolla. Una attività che vuol fare della musica e dei suoi interpreti i nuovi ambasciatori della piemontesità, del saper fare subalpino, creando un “brand”, un marchio capace di esportare le ricchezze culturali, paesaggistiche e gastronomiche della regione.

Tutto senza dimenticare l’importanza della tutela e del benessere psicofisico degli artisti. Gli appuntamenti del cartellone del PJF saranno anche un’occasione per un confronto sul tema del welfare dei musicisti, un aspetto troppe volte dimenticato.

In Italia un lavoratore su due del mondo dello spettacolo guadagna meno di 5.000 euro all’anno. Appena il 4,5% dei 180mila lavoratori Enpals ha uno stipendio regolare e dignitoso.  In Francia, tanto per avere un metro di paragone, la percentuale di chi vive del suo mestiere di artista sale al 42%. I numeri sono contenuti nel rapporto Vita da Artista, indagine condotta dalla Fondazione Di Vittorio e dalla SLC della Cgil. «Numeri –dice dalla SLC Piemonte Pietro Gabriele– che fotografano un mondo peggiore di quello che il sindacato si aspettava».

Il lavoro del festival è in linea con i progetti che la Regione Piemonte sta portando avanti. «Lo stiamo facendo da tempo -ha spiegato durante la presentazione del cartellone l’assessore alla Cultura Antonella Parigi– e abbiamo toccato più ambiti, dalla danza al teatro. Ora la nostra attenzione è rivolta alla musica jazz e ai suoi interpreti piemontesi».

Interpreti che il Consorzio intende aiutare, anche diffondendo i concetti della salute e della prevenzione. Un aspetto, questo, che ha portato il Consorzio a cercare la collaborazione della Reale Mutua Assicurazioni, che proprio in Piemonte sta sperimentando nuove forme di assicurazione sanitaria integrativa, pensate per una categoria di lavoratori molto particolari come solo i musicisti (e gli artisti) possono essere. Basti pensare allo stress e alla fatica fisica dovuta alla costante ripetizione di gesti e azioni, dovute alla pratica di uno strumento o all’esecuzione di una coreografia su un palcoscenico.

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Per saperne di più consulta il sito internet del Consorzio PIemonte Jazz e scarica Vita da Artista, la ricerca della Fondazione Di Vittorio.

Guarda il video di Luca Puzzangara

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