Chiara Cuttica | Molti non lo sanno, ma al Sermig di Torino sono ospitate mamme e figli colpiti dal disastro nucleare di Chernobyl che vengono a curarsi all’ospedale Regina Margherita. Queste famiglie arrivano dal Kirghizistan e dal Venezuela e non è la prima volta che vengono ospitate a Torino per curare patologie oncologiche. Tumori e malattie del sangue ancora oggi, a trent’anni di distanza, conseguenza della catastrofe della centrale nucleare di Chernobyl.
Come fa il sacchetto a trasformarsi in un aiuto? La cooperativa Glocandia ha voluto aiutare queste persone ospitate all’Arsenale della Pace, fornendo loro tessuti provenienti da diverse parti del mondo (Asia, Africa) da impiegare nella realizzazione di sacchetti artigianali fatti a mano. Grazie al lavoro delle famiglie ospitate e delle volontarie del Sermig che le hanno affiancate, le stoffe sono state trasformate in sacchetti “portatutto” che acquistate al costo di 6 euro, contribuiranno al sostentamento di queste famiglie durante il loro soggiorno torinese.
Le borse si possono riutilizzare in qualsiasi forma e possono contenere sia alimentari sia artigianato esposto in bottega, poiché il progetto è il contenitore stesso. La scelta di sposare piccoli progetti sul territorio caratterizza le attività di Glocandia, che si occupa di contribuire al miglioramento di chi è svantaggiato.
Una Foresta che Cresce è una rubrica realizzata in collaborazione con Glocandia Bottega Etica