6 Novembre 2024
Share

Asia Motta

È stata condotta un’indagine ambientale attraverso lo studio degli alveari della collina di Rivoli. Dalle analisi è emerso che le api sono in buona salute. Tuttavia ad allarmare la Coldiretti è la produzione in aumento di miele sintetico.

L’indagine promossa da Coldiretti Torino e Aspromiele, ha permesso un monitoraggio ambientale attento della collina morenica di Rivoli. I Comuni interessati sono stati Rivoli, Rosta e Villarbasse. Per due anni sono state analizzate in laboratorio le riserve di “pan d’api”, un composto di polline e nettare utilizzato dalle api come nutrimento delle larve. Questo composto rivela dati significativi sulla salute e l’attività dell’alveare. I risultati delle analisi sono molto positivi, infatti le percentuali di contaminanti sono al di sotto delle soglie minime.

La buona salute dell’alveare è strettamente connessa all’ambiente in cui le api vanno a prelevare il nettare. I pascoli e le vigne non trattate con diserbanti sono ambienti perfetti per la vita e la buona salute di questi insetti. Nei pascoli la concimazione avviene naturalmente e quindi i fiori sono più sani. Nelle vigne non trattate non vengono disseminate sostanze chimiche. Quindi, oltre a limitare i danni sulle api, l’impollinazione avviene in maniera naturale.

L’allarme di Coldiretti per il miele sintetico

Oltre all’agricoltura non sostenibile, Coldiretti ci mette in guardia dalla produzione sempre maggiore di miele sintetico in Europa. L’esistenza di questo composto a base di biofermentatori e composti zuccherini potrebbe a lungo andare causare la scomparsa delle api.

Coldiretti denuncia la produzione di un miele ultraprocessato e artificiale che mira a sostituire quello naturale. La fine dell’apicoltura porterebbe a conseguenze catastrofiche sia per la natura che per l’umanità, non si può vivere senza impollinazione

Il progetto promosso da Coldiretti Torino e Aspromiele continuerà anche il prossimo anno per poter monitorare la salute delle api e dell’ambiente della collina di Rivoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *