18 Ottobre 2024
Da oggi esami meno invasivi e una rivoluzione nella prevenzione cardiologica
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Asia Motta

Al Koelliker è arrivata La TAC più avanzata del Nord Italia. Si tratta della prima macchina di ultima generazione presente in Piemonte, la terza installata in Italia dopo Siena e Roma.

La TAC GE Revolution Apex Elite costa due milioni di euro ed è stato l’ultimo investimento della clinica Kolliker. Questa nuova tecnologia medica permette una diagnostica più veloce e precisa.

La TAC come dichiara la dottoressa Mara Falco: «offre un enorme progresso in numerosi ambiti diagnostici.
A livello oncologico, per esempio, permette di caratterizzare i tessuti e di valutare la risposta delle lesioni tumorali alle terapie. Per i medici che si occupano dell’apparato muscolo-scheletrico si tratta di un notevole passo avanti, infatti è possibile evidenziare l’edema osseo e l’infiammazione del tessuto scheletrico. A livello neurologico è possibile caratterizzare le aree di penombra post-infarto ovvero il tessuto cerebrale che può si recuperare dopo un ictus”
.

Tra i più importanti campi di utilizzo della nuova TAC dell’Ospedale Koelliker vi è quello cardiaco, un problema che colpisce una buona fetta della popolazione europea. Infatti Secondo i dati dell’OMS ictus e infarto sono la principale causa di morte in Europa (si stimano 10.000 decessi al giorno) ed è la prima causa di spesa del Sistema Sanitario Nazionale.

La TAC grazie alla combinazione di software e AI offre altri vantaggi: impiega solamente 0,23” per la scansione completa del cuore, garantisce precisione delle diagnosi ha una sensibilità del 94%, offre una minima esposizione alle radiazioni e riduce l’utilizzo del mezzo di contrasto che in alcuni casi può causare problematiche.

Questi vantaggi sono resi possibili anche da un trasduttore quattro volte più grande da quello montato nelle macchine precedenti: il trasduttore infatti serve in campo medico a convertire le forze fisiche in segnali elettrici.

Questa nuova tecnologia come dichiara Paolo Berno: «è capace di offrire un primo importante strumento, precisissimo e non invasivo, a tutti i pazienti per cui si ipotizza una patologia coronarica, sulla base di sintomi o fattori di rischio conosciuti ma soprattutto per tutti coloro che, in assenza di sintomi, scelgono di fare prevenzione».

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