8 Settembre 2024
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Ahd Adel

Un invito alla riflessione e all’azione, senza dimenticare le soluzioni per mitigare gli effetti della crisi. Ecco cos’è Change!, la mostra dedicata al Po e ai suoi territori ospitata fino al prossimo gennaio nelle sale di Palazzo Madama di Torino.

La mostra si inserisce nel progetto che Palazzo Madama dedica ai diritti dei popoli e all’autodeterminazione, al clima e all’Europa. Tra queste “Memorie d’acqua. Parole e immagini”, curata dalla Cattedra di Glottologia dell’Università degli Studi di Torino, per celebrare il centenario dell’Atlante Linguistico Italiano (ALI). La Piccola Guardaroba e il Gabinetto Cinese accolgono una selezione di parole dialettali e immagini che raccontano il lungo percorso del fiume Po, esplorandolo come fonte di vita, mitologia e tradizione.

La mostra Change! sarà focalizzata sulla crisi climatica, letta e spiegata attraverso la storia del fiume. L’esposizione intreccia pittura, fotografia, illustrazione e infografica per esplorare i cambiamenti ambientali millenari del Po.

Il progetto coinvolge istituzioni accademiche come il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Torino con la media partnership di Rai Radio3.

Oltre alle mostre, in programma anche laboratori per adulti e bambini in diversi ambienti a Torino su prenotazione.

L’obiettivo è evidenziare il ruolo vitale del fiume, dalle sorgenti alpine al delta, e come la crisi climatica stia trasformando questo ecosistema, riflettendo cambiamenti globali.

La mostra comprende tre sezioni: l’evoluzione del Bacino Padano, la vita nel bacino del Po e l’impatto dell’Antropocene.

Dal forte impatto visivo, grazie all’allestimento di Emilio Alberti e Mauro Zocchetta, la mostra è parte di un più ampio progetto dedicato ai diritti dei popoli, al clima e all’Europa, includendo conferenze, workshop e attività per il pubblico.

Per informazioni >> visita il sito della mostra

Mario Gabinio, Lavandaie sul Po

I NUMERI

652 chilometri di lunghezza, 141 affluenti, 87.000 chilometri quadrati di bacino idrografico, 19.850.000 di abitanti, il 37% della produzione agricola italiana, il 55% dell’industria zootecnica nazionale.

Il Po e il bacino padano, dove si produce il 40% del PIL nazionale, costituiscono una delle aree con la più alta concentrazione di popolazione, industrie e attività commerciali a livello europeo

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