22 Novembre 2024
Al centro del progetto il modo della scuola, a cui sono dedicati proiezioni, concorsi e premiazioni
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Alice Russo

Sottodiciotto Film Festival, l’evento cinematografico dedicato ai giovani, ritorna a Torino dal 14 al 18 dicembre alla Galleria Subalpina.

È la 24esima edizione ed è in collaborazione con la Città di Torino e con AIACE, l’associazione italiana amici del cinema d’essai che riunisce cinefili e addetti del settore cinematografico.

Il festival, come da tradizione, propone film e cortometraggi realizzati dagli under 18 e prodotti audiovisivi che trattano tematiche legate al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.

“Shaping Tomorrow” è il titolo di quest’anno e per Barbara Bruschi, presidente di AIACE «Shaping Tomorrow ribadisce la specificità di un festival risolutamente attento a dare visibilità alla creatività delle nuove generazioni e alla loro capacità di modellare l’immaginario, le prospettive e le visioni del prossimo futuro».

Nato nei primi Anni 2000, Sottodiciotto Film Festival ha visto la partecipazione di numerosi ospiti di primo piano nel settore della regia e dell’animazione, accanto ad attori e sceneggiatori. Tra loro Alan Parker, Dario Argento, Roberto Saviano, Elio Germano.

Al centro del progetto il modo della scuola, a cui sono dedicati proiezioni, concorsi e premiazioni.

Numerose anche le attività didattiche, pensate per i ragazzi delle scuole superiori: il laboratorio Sfumature di luce spiega attraverso l’allestimento di un vero set fotografico, l’importanza delle luci e delle ombre per enfatizzare un soggetto. Spazio anche al mondo dei social media e al legame tra cinema museo e moda.

La didattica delle scuole primarie è incentrata invece su tematiche di ampio respiro sociale, quali l’economia circolare il riuso di scarti alimentari per nuove produzioni artistiche.

Confermata la presenza dell’Università degli Studi di Torino: formerà i volontari che durante i giorni del festival accoglieranno il pubblico e gestiranno le sale e curerà l’organizzazione di convegni e dibattiti curati da ricercatori e docenti dell’ateneo

Per i direttori del festival, Cristina Colet e Enrico Verra «i giovani sono la forza trainante del cambiamento, crediamo che i linguaggi audiovisivi siano uno strumento potente per dare forma alle idee, alle speranze e alle sfide che ci attendono».

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