Potrà sembrare sorprendente affermare che l’imminente convegno rappresenta per dumsedafe un punto di arrivo, ma anche di partenza per i successivi traguardi. Ma è proprio così.
L’obiettivo che ci prefiggiamo consiste nel fornire alla collettività un’occasione di ponderata riflessione su un tema che divide, ma che deve essere affrontato col massimo discernimento.
Parlare di “fine vita” significa ragionare su quel confine sottilissimo che separa ogni esistenza dalla morte. Riflettere su ciò che sia giusto e possibile fare per accompagnare chi sta per varcare la soglia, ma anche sul modo corretto di sostenere le famiglie dei malati terminali. Con tutte le implicazioni che questo delicatissimo momento ha dal punto di vista medico, legale, etico, spirituale e di coscienza.
E se a farlo – come accadrà nel nostro imminente convegno – sono importanti medici, docenti universitari, avvocati e sacerdoti noti per il “lavoro sul campo” che ciascuno ha svolto, e svolge, l’occasione diventa imperdibile.
L’appuntamento è fissato il 30 novembre, dalle 17 alle 20, presso il Teatro Collegio San Giuseppe di Torino.
Particolarmente ricco il programma, grazie al contributo dei relatori coordinati in modo meticoloso, quanto eccellente, dalla professoressa Maria Pia Schieroni, vero “motore” dell’approfondimento che attende coloro che parteciperanno al convegno, a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Un momento di riflessione e di confronto cui si arriva consapevoli che molte questioni rimangono aperte, come dimostra il caso recente della piccola Indi, morta in Gran Bretagna dopo una battaglia legale dei genitori che chiedevano di non “staccare la spina”.
Un dramma, da qualunque punto di vista si guardi, che ha reso il tema del “fine vita” particolarmente attuale.
Mai come ora prendere coscienza di un problema di enorme pregnanza troppo spesso disatteso e discriminato è doveroso. Nel contesto locale, riconosciamo alla Fondazione Faro di aver sensibilizzato chi ha avuto la sventura di incappare nel problema e di aver sostenuto in modo diligente, quanto lodevole, i malati terminali e, con essi, i loro familiari e quanti vogliono loro bene. Con questo convegno vogliamo offrire un’occasione di riflessione e approfondimento, affrontando il tema da diversi punti di vista, grazie al contributo dei relatori cui siamo grati per aver accettato di sensibilizzarci
piero gola, coordinatore di dumsedafe