Da oggi, martedì 14 a venerdì 17 marzo oltre 300 appuntamenti in tutta Italia per scoprire l’organo più misterioso del corpo umano.
Dora Mercurio | Una settimana dedicata al cervello, al suo funzionamento e a tutto ciò che ruota intorno alla mente umana. È la Settimana del Cervello che ogni anno propone seminari, workshop, attività per le scuole, interviste per conoscere e approfondire il funzionamento di questa “macchina” e quali sono le sue potenzialità.
L’idea è quella di avvicinare sempre di più grandi e piccoli al mondo delle neuroscienze, alla biologia e al benessere psicologico.
Ampio spazio, infatti, anche a screening e visite gratuite per sottolineare, ancora una volta, l’importanza della ricerca in questo campo.
In Italia, la Settimana del Cervello prende ispirazione dalla Brain Awareness Week istituita dalla Dana Alliance for Brain Initiatives (l’associazione che riunisce i principali esponenti delle neuroscienze a livello mondiale, tra cui 14 premi Nobel) “per promuovere la consapevolezza pubblica sul cervello e sulla ricerca”.
Nel nostro paese la Settimana del Cervello arriva nel 2016 e ha visto nel corso degli anni un numero sempre crescente di partecipazione in qualità di organizzatori di eventi.
In Piemonte saranno quaranta gli appuntamenti, a partire da quello “inaugurale” al Polo del ‘900 che vedrà l’incontro tra Serena Bovetti di NICO e DiBioS dell’Università di Torino e il musicista co-fondatore dei Subsonica Davide Boosta Dileo per parlare del legame tra musica e neuroscienze.
Tra gli eventi dei prossimi giorni anche quello organizzato dalla CIRP, cooperativa torinese che crea percorsi di inclusione sociale per persone che al manifestarsi di una patologia subiscono un cambiamento comunicativo, cognitivo, psicologico e sociale. Mercoledì 15 alle 17 la CIRP aprirà le sue porte per il seminario “Nessuno è un’isola. Il cervello sociale come punto di partenza per l’inclusione”.
Dopo Roma e Milano, con il suo ricco programma di eventi dedicati alla Settimana del Cervello, Torino si conferma così una delle città italiane più sensibili all’argomento.
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