GD La netta diminuzione di soggetti contagiati in Germania( secondo i dati del Robert-Koch-Institut, ne sono stati individuati soltanto 10.100, contro i 22.214 del giorno di Natale, i 35.341 della vigilia e i 44.927 del 23 dicembre), dopo un breve periodo di quasi Lockdown per i non vaccinati, fa sorgere una domanda: Perchè non in Italia?
I tanti virologi-infettivologi ed epidemiologi che si alternano sui vari programmi televisivi parlano di una crescita esponenziale dei contagi a partire da Gennaio. Certo è che non si possono fare paragoni dei contagiati quando in un giorno si fanno oltre 700.000 tamponi ed in un altro neanche la metà. Con la speranza che i tamponi genetici di terza generazione ed i molecolari non vengano mai a mancare ed anzi si diffondano anche nelle farmacie ed ambulatori ASL.
Omicron sembra sostituirsi alla variante Delta e parrebbe di questa meno pericolosa in termini di gravità di malattia. Quindi più positivi ma molti meno ricoveri in Terapia Intensiva ( in molte Regioni italiane comunque già vicine alla soglia critica).
Ma se da un lato la variante Omicron potrebbe fare meno malati gravi e quindi si spera meno morti, è pur vero che percentualmente crescendo il numero dei contagiati saranno destinati a crescere comunque i ricoveri arrivando in ogni caso alla saturazione degli Ospedali.
Questo comporterà a breve la creazione di nuovi reparti Covid negli Ospedali Italiani, con conseguente stop alle attività chirurgiche “non urgenti” ed il rinvio di ricoveri e riduzione delle campagne di screening. Abbiamo già avuto modo di vederne le conseguenze sui pazienti Tumorali e sui Cardiopatici. Ad esempio “I tassi di screening per il cancro al seno, al collo dell’utero e al colon-retto sono diminuiti di circa il 40-45% nel 2020 a causa della pandemia, e si prevede che questo fatto si tradurrà in un ritardo nella diagnosi.”(Il rapporto della Commissione Europea sullo stato della salute in Italia nel 2020 )
Se è vero che i malati più gravi sono da ricercarsi nei Non Vaccinati allora perchè non limitare da subito la loro circolazione per la salvaguardia loro e di tutti i soggetti vaccinati?
Da ultimo credo si possa dire che gli attuali vaccini ci aiutano a non ammalarci in forma grave ma ci proteggono per un tempo che sembra essere sempre più breve. Quindi occorrono nuovi e più performanti vaccini che durino di più per evitarci ogni 5 o 6 mesi di doverci ri-vaccinare o fare dosi di richiamo (booster)
La parola quindi alla scienza ed alla ricerca farmacologica che sta per immettere in commercio farmaci promettenti per la cura del Covid, come nuovi anticorpi monoclonali e pillole antivirali specifiche, che al momento sembrano però essere utili solo se assunte nei primissimi giorni del contagio.