Dora Mercurio
Torino ha da ieri il suo coordinamento territoriale dell’Associazione Luca Coscioni.
È stata infatti fondata la cellula torinese della no-profit che da anni si occupa di promozione sociale e diritti sensibilizzando le istituzioni e la comunità.
Le iniziative che svilupperanno e sosterranno sul territorio i volontari della cellula sono diverse.
Prima fra tutte il deposito in Consiglio Regionale, insieme ai Radicali, della petizione per il monitoraggio nei 1200 comuni piemontesi dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche che, pur essendo obbligatori per legge a oggi praticamente quasi nessuno ha adottato.
Per i volontari della Coscioni già impegnati da diverso tempo a livello nazionale, l’istituzione del coordinamento torinese non solo è un grande passo, ma anche un “riconoscimento” per tutto il lavoro già svolto a livello nazionale per la raccolta firme dei referenda “eutanasia” e “cannabis”.
«Dopo il lavoro fatto quest’estate veder concretizzata l’attività nella costituzione di una cellula territoriale vicina alla comunità è una grande soddisfazione – ha dichiarato la neo eletta presidente Miriam Abate che continua – quelle portate avanti dall’Associazione Luca Coscioni sono tematiche importanti di cui tutti dovrebbero occuparsi. Sono sicura che si potrà costruire davvero qualcosa di importante».
Fondata nel 2002 da Luca Coscioni, leader Radicale e docente universitario, malato di sclerosi laterale amiotrofica, l’Associazione negli anni ha promosso azioni a livello nazionale e internazionale trasformando in campagne organizzate le speranze di malati, medici, ricercatori e cittadini.
La Luca Coscioni si batte su libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, il diritto all’assistenza personale autogestita, all’abbattimento della barriere architettoniche, alle scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici.