Francesca Grassitelli
Da oggi, fino al 9 gennaio 2022, Torino torna a illuminarsi di colori diversi. Si riaccendono infatti le Luci d’Artista, la manifestazione di luci che apre ogni anno la settimana dell’arte contemporanea.
Primo appuntamento del cartellone Contemporary Art 2021, che quest’anno trasformerà il capoluogo piemontese in un museo a cielo aperto, ospitando le installazioni di artisti di fama internazionale.
Nata nel 1998 come esposizione di installazioni luminose en plein air, dal 2018, Luci d’Artista si è arricchita di un percorso educativo-culturale che favorisce l’incontro tra il pubblico e le opere. Il tutto, con l’obiettivo di portare l’arte fuori dagli spazi istituzionali.
Saranno ben 25 le opere luminose di questa XXIV edizione, tra allestimenti permanenti e temporanei, di cui 14 allestite nel centro città e 11 nelle altre Circoscrizioni.
Per citarne alcune, “L’energia che unisce si espande nel blu” di Marco Gastini, un insieme di simboli e segni grafici blu e rossi che animano il soffitto della Galleria Umberto I.
“Ancora una volta” dell’artista piemontese Valerio Berruti, realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico. O ancora, “Migrazione (Climate Change)” di Piero Gilardi, 12 sagome di pellicani che si illuminano e spengono gradualmente.
L’inaugurazione si terrà oggi, venerdì 29, alle ore 18:30, nel Gran Salone dei Ricevimenti di Palazzo Madama, in presenza del neo sindaco Stefano Lo Russo, degli sponsor, dei sostenitori e dei partner che hanno collaborato alla realizzazione di questa tradizione manifestazione.
In contemporanea e in collegamento con le Circoscrizioni 2, 3, 4 e 6, saranno presentate in diretta streaming le iniziative previste dal progetto “Incontri Illuminati con l’Arte Contemporanea”, parte del programma quest’anno intitolato “TrasformAzioni”.
Luci d’Artista è infatti da molti anni una parte importante della storia culturale torinese.
Per questo, dopo la scorsa edizione limitata dal coprifuoco e dalle misure di contenimento della pandemia, l’augurio è che questa rassegna porti quel sentore di normalità mancato l’anno scorso.
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