21 Novembre 2024
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Carlotta Viara l

Belle novità si profilano all’orizzonte per coloro che: “Eh no, senza il mio cane non vado proprio da nessuna parte”.

E siamo davvero in tanti.

Primo in ordine temporale a squarciare la barriera del “Io qui non entro” è il polo museale di Bologna.

L’istituzione, grazie ad un accordo con il sito Bauadvisor – il mondo a sei zampe (http://www.bauadvisor.it), ha ideato un servizio su prenotazione di dog sitting direttamente in loco per i fedeli amici a quattro zampe dei bipedi visitatori.

L’iniziativa, che si è diffusa anche per cinema (ad esempio l’Ambrosio di Milano) e teatri (tra cui il celebre Sistina di Roma), è stata esportata con successo in molte altre città d’arte italiane.

Accedendo alla sezione“Dogs&museum”è così possibile affidare il proprio pelosetto alle attente cure di esperti intrattenitori, per godersi a cuor leggero Palazzo Ducale a Mantova, la Lanterna di Genova, Palazzo dei Diamanti a Ferrara o la Casa di Giulietta a Verona.

Alcune piccole realtà museali toscane, facendo rete con il progetto “Museo a quattro zampe”,si sono spinte oltre, promuovendo appositi percorsi di visita di coppia per gli inseparabili Fido ed annesso padrone.

Cosa che a Torino non desta particolare stupore, dal momento che, a Palazzo Madama o al Museo Nazionale del Cinema, i cani (soprattutto quelli di piccola taglia) sono da tempo accettati di buon grado, seppur nel rispetto di specifiche regole.

A fiutare l’elevato potenziale, in termini di margini di crescita, dell’approccio pet-friendly nel settore culturale, l’agenzia specializzata TripForDog (www.TripForDog.com).

Tra un BauTour in gondola a Venezia edun BauCamp alle Dolomiti, la stessa ha siglato un patto di collaborazione con il Duomo di Milano, gli Uffizi di Firenze, la Torre di Pisa, la Cappella Sistina ed i Musei Vaticani di Roma.

Cinque pilastri tra i più rappresentativi della tradizione turistica del Belpaese che vengono riproposti in chiave cinofila, con tanto di allettante biglietto salta-coda ed a prezzi, tutto sommato, non certo proibitivi.

E per chi desiderasse andare a spasso, in compagnia del proprio migliore compagno di passeggiate, nelle meraviglie dell’archeologia o nel fitto mistero del sottosuolo, ecco il pacchetto per la visita guidata “di branco” a Pompei e quello per l’affascinante Napoli sotterranea rigorosamente “a guinzaglio”.

Nello spirito di salvaguardare il rapporto simbiotico tra i due anche in occasione di una breve capatina al museo. Vicini vicini, sempre. Per cani scodinzolanti di gioia e proprietari ancor di più.

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