21 Novembre 2024
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Carlotta Viara l

Anche in Italia sarà finalmente a breve possibile, per gli studenti universitari che lo desiderino, iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea.

Alla Camera dei deputati è stato infatti di recente approvato all’unanimità (nessun voto contrario) il disegno di leggeDisposizioni in materia di iscrizione contemporanea a due corsi di istruzione superiore”, già ribattezzato “Legge Doppia Laurea”.

Ora all’esame del Senato della Repubblica, il testo unificato abolisce il divieto di frequentare due facoltà italiane nello stesso arco temporale.

Tale divieto, quasi centenario (risalente addirittura ad un regio decreto del 1933),  è stato definito dallo stesso Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa “profondamente anacronistico”.

Approvazione della Manovra 2022 permettendo e confidando in un iter legislativo senza intoppi (decreti attuativi ministeriali inclusi), la riforma potrebbe essere operativa a partire dal prossimo anno accademico.

Se così fosse, si tratterebbe di un bel risultato – atteso da tanto tempo – per allineare il nostro Paese alla maggior parte degli altri europei ed extra in fatto di formazione universitaria.

Diventerà così accessibile su larga scala ciò che finora è stato il privilegio dei pochi appartenenti a famiglie particolarmente abbienti, in grado di “sostenere” gli studi all’estero (in sincronia con quelli in Patria) dei fortunati rampolli. La doppia iscrizione a facoltà italiana e facoltà straniera è difatti ad oggi ammessa: un assurdo.

Sicuramente un passo in avanti non solo per gli studenti capaci e volenterosi in termini di opportunità di crescita personale e di inserimento professionale, ma anche per i nostri atenei, in perenne corsa per guadagnare in competitività rispetto agli standard sempre più elevati ed in integrazione con il mondo del lavoro sul piano internazionale.

La novità non è circoscritta ai soli corsi di laurea, estendendosi pure a dottorati ed a master,per unaselezione naturale dell’eccellenza su basi democratiche e meritocratiche.

Ed è proprio allo scopo di promuovere il tema anche – e soprattutto – al di fuori dalle aule istituzionali che è in programma il tour della doppia laurea: una decina di deputati, variamente assortiti quanto a schieramento politico, stanno preparando i bagagli per un giro sul territorio in diverse tappe fino alla primavera.

Se tutto procede come ipotizzato, si parte formalmente da settembre 2022 … con tanta stima e tanti “in bocca al lupo” per ogni aspirante bi-dottoressa e bi-dottore.

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