Carlotta Viara
La potenza espressiva di una foto vale spesso più di mille parole, trite e ritrite.
Soprattutto quando il tema trattato, l’emergenza climatica (http://www.ecograffi.it/2020/10/climate-clock-lorologio-climatico-al-passo-con-i-tempi/), rischia di scadere nella banalizzazione o di diventare un po’ troppo “inflazionato”. Soprattutto quando lo scatto è realizzato da uno sguardo limpido, giovane ed acuto.
È questo lo spirito che ha animato il concorso “Scattiamo per il futuro”, ideato ed organizzato da Cecilia Demo e Francesca Migiarra, delegate della Consulta provinciale per gli studenti di Torino – Ambito Territoriale di Torino – USR Piemonte, con il contributo del Politecnico di Torino.
All’iniziativa, aperta a tutti gli studenti delle scuole superiori del territorio, hanno partecipato una trentina di istituti con l’invio di oltre centocinquanta fotografie, tutte incentrate sulle problematiche ambientali scaturite dai cambiamenti del clima.
Argomento purtroppo sempre di sconcertante attualità, sul quale l’opera di sensibilizzazione non sarà mai abbastanza.
Una giuria di esperti ha decretato vincitore Edoardo Eynard del Liceo D’Azeglio; riconoscimenti anche per Grazia Laura Cataldo dell’IIS Buniva di Pinerolo, Silvia Germena del Liceo Volta e Federica De Carlo dell’IIS Majorana.
Alla cerimonia di premiazione, chesi è svolta ieri nell’incantevole cornice del Salone d’onore del Castello del Valentino – Facoltà di Architettura,hanno presenziato il consigliere Antonio Fornari in rappresentanza della Città di Torino e la referente della Consulta – Ufficio Scolastico di Torino, Elisa Cesaro, nonché Ezio Ostellino per l’Ufficio Scolastico regionale del Piemonte.
Fotografi ufficiali della manifestazione (e di tutti gli altri eventi “targati” CPSTO – http://www.ecograffi.it/2021/06/un-grido-nel-silenzio-il-concorso-letterario-per-dire-no-alla-violenza-sulle-donne/) i giovani talenti Fabio Migliorini e Fabrizio Mele dell’Istituto per il cinema e lo spettacolo Fellini.
Non poteva ovviamente mancare, su di un tema per fortuna così “sentito” dalle nuove generazioni, l’intervento dei ragazzi dei Fridays for future, a sottolineare l’impatto sull’ambiente delle nostre abitudini (più o meno consapevoli) di vita quotidiana.
Se è infatti vero che la criticità investe aspetti di portata tale da dover essere “agendata” tra le priorità dei governi locali e centrali, a livello nazionale ed internazionale, è altrettanto vero che ciascuno di noi è, nel suo piccolo, il primo responsabile della questione.
Scattiamo – allora – per il futuro perché “la fotografia aggrega” verso il comune obiettivo di fare del nostro mondo un posto migliore.