Carlotta Viara
Terzo ed ultimo incontro con il dr. Massimiliano Corvasce, specialista in fisioterapia, a #LaSalute questo venerdì su Rete 7.
Tema di cui si è parlato nella puntata andata in onda: le nuove frontiere della fisioterapia.
Una delle ultime novità che sta riscuotendo particolare successo è l’utilizzo, a scopo terapeutico e riabilitativo, dei kinesio taping. Di che cosa si tratta?
I kinesio taping sono cerotti elastici di tessuto (cotone anallergico), la cui applicazione sul paziente deve essere effettuata, perché possano dispiegare la loro corretta efficacia, esclusivamente dalle mani esperte del fisioterapista: bandito il fai da te.
Valido aiuto nella risoluzione di problemi di varia natura ed impiegati soprattutto nell’ambito della medicina dello sport, le ipotesi in cui ne è consigliato il ricorso spaziano dai casi individuati, per esempio, di tendiniti o artrosi, a quelli più generici di dolore imputabile a
contratture o tensioni muscolari. Molto indicati anche per il “sollievo” di lesioni ed ematomi cutanei.
Il principio che ne governa il funzionamento è molto semplice. Applicati direttamente sulla pelle, a seconda della posizione, della direzione e della tensione esercitata, agiscono, attraverso i recettori nervosi dell’epidermide, sui muscoli sottostanti, fornendo a questi ultimi gli stimoli di cui necessitano.
Il risultato? Ora inibiranno un muscolo troppo sovraccaricato ora daranno il giusto impulso ad un muscolo ipotonico; in presenza di un edema, invece, agevoleranno il drenaggio linfatico, favorendone il riassorbimento.
Di diverse taglie, fogge e colori, versatili e “divertenti”, i kinesio taping possono essere utilizzati anche solamente a fine preventivo, per mantenere cioè in posizione corretta le articolazioni, garantendo la sicura protezione di tendini e legamenti.
Grazie a tutte queste prerogative, i cerotti elastici rappresentano uno strumento fisioterapico di grande popolarità. Non certo però l’unico.
Insieme a elettroterapia, laserterapia, fisioestetica, infiltrazioni (articolari e virtuali), riabilitazione (presso il centro fisioterapico o domiciliare) ed onde d’urto (di cui si è diffusamente parlato nelle puntate precedenti sempre in compagnia del dr. Corvasce – qui il link), costituiscono nuovi territori “di conquista” della fisioterapia, contribuendo a renderla sempre più “richiesta”.