22 Novembre 2024
Carlotta Viara | Puntata tutta dedicata alla tecnica ortopedica quella andata in onda questo venerdì. Con l’ospite in studio, il dr. Corrado Iozzelli, si è parlato di mal di schiena.
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Carlotta Viara

Puntata tutta dedicata alla tecnica ortopedica quella andata in onda questo venerdì su Rete7 a #LaSalute.

Con l’ospite in studio, il dr. Corrado Iozzelli, specialista -appunto- in tecniche ortopediche, si è infatti parlato di mal di schiena, patologia diffusa ed invalidante che può “colpire” a tutte le età.

Come affrontare il problema? Come trattarlo e, meglio ancora, prevenirlo?

Entra qui in gioco il tecnico ortopedico, con i busti ortopedici ed i tutori ortopedici.

In premessa, occorre subito sottolineare come il termine “busto” sia un termine generale che, nella sua ampiezza contenutistica, racchiude in sé diverse categorie e sotto-categorie specifiche.

Nella scelta della soluzione più adatta è importante evitare il “fai da te”, reperendo sul mercato prodotti già in pronta consegna, poco efficaci o addirittura dannosi; è invece consigliabile che il soggetto interessato, previa prescrizione medica, si affidi al tecnico ortopedico per una realizzazione dell’ausilio rigorosamente “su misura”.

Tornando alla varietà di busti e corsetti, a titolo meramente esemplificativo e non certo esaustivo, la tipologia è lombare, dorso-lombare, rigida, semirigida, con o senza spallacci.

Insomma, tanti sono i difetti posturali e le cause del mal di schiena (dalla più banale alla più seria), quanti i busti che possono venire in aiuto; non solo a scopo curativo, ma anche a scopo preventivo.

Dall’osteoporosi (frequente nei pazienti più avanti con gli anni -soprattutto donne- e per la quale l’indicazione è quella del busto a crociera) alle scoliosi e cifosi (la cui incidenza è piuttosto rilevante nei giovani in età evolutiva cui viene generalmente prescritto il corsetto rigido), il busto rappresenta la soluzione ideale: ricorrendone le condizioni, tra l’altro, a
carico totale o parziale del servizio sanitario nazionale.

Una soluzione che per essere risolutiva – si ribadisce – deve necessariamente essere adattata al caso clinico individuato dallo specialista di riferimento, punto di partenza sulla cui base il tecnico ortopedico si occupa dell’accurata predisposizione dell’ausilio più idoneo allo scopo, senza trascurare dettaglio alcuno.

Con l’obbiettivo dichiarato di fornire un’assistenza qualificata al paziente a 360 gradi, mediante anche l’interazione, qualora ritenuto opportuno, con altri professionisti (fisioterapisti in primo luogo).

Prossimo appuntamento con #LaSalute per il prossimo venerdì h. 20.30 in compagnia del dr. Massimiliano Corvasce per parlare di onde d’urto in riabilitazione.

Nel frattempo, ecco, per chi fosse interessato a (ri)vedere questa puntata, il video.

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