Carlotta Viara
Quarto appuntamento ieri su Rete7 con #LaSalute, il programma di approfondimento scientifico che, in onda tutti i venerdì alle h. 20.15 (con replica la domenica alle h. 12.15), tratta di temi di attualità legati alla medicina ed al benessere.
Padrone di casa il dott. Giorgio Diaferia, medico e giornalista. Ospite in studio il dott. Luca Savant, medico e specialista in fisiatria.
Nel corso della puntata si è diffusamente parlato di acido ialuronico e condroprotezione (protezione della cartilagine).
Naturalmente presente nel nostro organismo, l’acido ialuronico è una molecola endogena molto versatile che, grazie alle sue caratteristiche peculiari, si presta a molteplici impieghi trasversali.
Non solo in dermo-estetica, per cui è principalmente noto soprattutto al pubblico femminile.
Con i suoi derivati, trova infatti diverse applicazioni in campo biomedico, in aree quali reumatologia, ortopedia, chirurgia e riparazione tessutale.
Ci si è soffermati in particolare sul suo utilizzo in fisiatria, con specifico riferimento ai trattamenti mediante le infiltrazioni.
Il potente effetto analgesico ed antinfiammatorio che questo componente fondamentale dei nostri tessuti connettivi dispiega rappresenta difatti un’efficace terapia, cui un numero di pazienti sempre maggiore si sta indirizzando (spesso a seguito dell’insuccesso dei
protocolli farmacologici o strumentali) per curare patologie e disturbi di varia natura.
Che il “problema” risieda nelle articolazioni o nei tessuti molli, che abbia carattere infiammatorio o degenerativo, le infiltrazioni sono un eccellente rimedio: rapido, a basso rischio, risolutivo.
Premesso che ogni individuo costituisce un caso clinico a sé e che come tale va “trattato”, quali, appunto, le metodiche consigliate?
Quando è più indicata la viscoinduzione? In quali ipotesi invece è raccomandabile la viscosupplementazione?
A questi ed altri interrogativi si è cercato di fornire esaurienti risposte, corredate da esempi pratici per rendere meglio l’idea dell’argomento: la descrizione di una seduta-tipo, i benefici riscontrabili nel breve-medio-lungo termine, le tempistiche dei cicli di intervento riabilitativo.
La categoria dei condroprotettori, peraltro, racchiude anche prodotti (farmaci o integratori alimentari) somministrabili per via orale ed è ovviamente molto “presente” nell’ambito della medicina dello sport.
Prossimo appuntamento venerdì 9 aprile solita ora con il medico ortopedico dott. Corrado Iozzelli di Athena per parlare di elastocompressione nella insufficienza venosa.
Intanto, per chi se la fosse persa o desiderasse rivederla, ecco l’intera puntata: