Alessia Laudadio
Dopo l’ultimo intervento del 2010, prende il via il progetto di restauro e consolidamento dell’avancorpo centrale della facciata juvarriana di Palazzo Madama, uno dei capolavori architettonici del Settecento europeo progettata da Filippo Juvarra tra il 1718 e il 1722.
L’intervento, promosso da Fondazione Musei, sarà finanziato con 2,4 milioni di euro da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, storico e principale sostenitore privato di Palazzo Madama. A supervisionare l’intervento la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino.
Il progetto è “firmato” dall’architetto Gianfranco Gritella, conosciuto per i lavori di recupero e rifunzionalizzazione di grandi fabbriche storiche in Piemonte e in Italia.
Con il coinvolgimento del Politecnico e dell’Università degli Studi di Torino, sono state condotte indagini scientifiche sui materiali e sulle alterazioni intervenute nel tempo e il progetto parte proprio dagli esiti del cantiere studio.
L’antico splendore della facciata
Il restauro riporterà la facciata al suo antico splendore, con interventi che toccheranno l’apparato architettonico e decorativo, i soffitti e gli architravi lapidei, le quattro monumentali statue, i serramenti lignei, i sistemi di smaltimento delle acque meteoriche della copertura e, infine, i sotterranei.
Il cuore dell’intervento sarà sicuramente la musealizzazione delle quattro statue rappresentanti la virtù del buon governo (Giustizia, Prudenza, Temperamento e Fortezza). Attualmente collocate sulla balaustra, verranno ricoverate in un laboratorio di restauro d’eccezione e, al loro posto saranno inserite quattro copie identiche.
Concorsi il Segretario Generale di Fondazione CRT Massimo Lapucci e il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia sull’obiettivo principale di questa operazione: prendersi cura di un bene di rilevanza nazionale per tutelare e valorizzare l’arte nel presente e trasmetterla in eredità alle generazioni future.
Un restauro “live”
In prossimità di Palazzo Madama, all’interno di un padiglione, il pubblico potrà assistere al restauro “live” delle quattro statue e per la durata dei lavori un ascensore montacarichi consentirà di raggiungere il terrazzo superiore dove, su prenotazione, saranno previste visite guidate.
«In questo periodo così difficile, l’avvio di un cantiere tanto complesso dà speranza e offre una nuova conferma della capacità e attenzione che le istituzioni cittadine sanno riservare al patrimonio monumentale» ha detto Luisa Papotti, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino. E conclude: «l’auspicio è che a questa fase, anche grazie all’impegno del Ministero, ne seguano altre, fino a restituire a Palazzo Madama piena funzionalità ed un ruolo centrale all’interno del distretto dei musei torinesi».
Entro la primavera 2021 la Fondazione Torino Musei pubblicherà il bando di gara per l’affidamento dei lavori sull’avancorpo centrale, che avranno inizio prima dell’estate per una durata di circa un anno e mezzo, per concludersi a fine 2022.