“E’ un giorno importante in cui voglio semplicemente dirvi grazie per il lavoro straordinario che avete fatto in questi mesi così difficili. E rinnovare l’impegno ad investire nel nostro Servizio sanitario nazionale. Credo che ogni cittadino del Paese abbia capito quanto sia davvero essenziale avere donne e uomini che ogni giorno si fanno carico di difendere la salute delle persone,il diritto alla salute, il senso più alto della nostra Costituzione. Dobbiamo lavorare uniti per difendere questo patrimonio prezioso di energie, con un pensiero particolare a chi ha pagato il prezzo più alto, a chi ha persono la vita”.
Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel messaggio per la prima Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, che si celebrerà il 20 febbraio di ogni anno. Promossa dal regista Ferzan Ozpetek e da Mogol, la giornata è stata istitutita con la Legge 13 novembre 2020 “per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus”.
La scelta del 20 febbraio non è casuale. Il 20 febbraio è il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”, il 38enne attaccato dal virus SARS-CoV-2, che ora sta bene ed è tornato alla sua vita normale.