22 Novembre 2024
Chiara Vay | Alla fine anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha detto sì alla proroga per l’entrata in vigore dello stop ai veicoli Euro 4 diesel
Share

Chiara Vay

Alla fine anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha detto sì alla proroga per l’entrata in vigore dello stop ai veicoli Euro 4 diesel.

La richiesta è stata avanzata dai presidenti delle quattro regioni del Bacino Padano (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna) al termine di un incontro che si è svolto lo scorso 4 gennaio. Il motivo? L’emergenza sanitaria in atto.

Le ordinanze regionali che prevedevano il blocco per le auto più inquinanti erano in programma dal 1°ottobre, ma a causa dell’emergenza hanno subito uno slittamento al 31 gennaio 2021, giorno della cessazione dello stato di emergenza sanitaria dichiarato dal Consiglio dei Ministri.

La richiesta, definita dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal’assessore all’Ambiente Matteo Marnati una “proroga di buon senso”, è arrivata non solo dal mondo produttivo ma anche da quello privato per avere la possibilità di circolare ed evitare situazioni di possibili contagi.

Tutto ciò – almeno a parole – non esclude ovviamente il massimo impegno per la riduzione dello smog.

Pareri contrari?

«Le regioni avevano chiesto il posticipo dell’entrata in vigore della misura con la scusa della riduzione delle emissioni complessive rispetto all’ordinario dovute al lockdown» ha detto Stefano Ciafani, presidente di Legambiente.

Una scusa poco fondata, continua, perché la pandemia da Covid non è una buona ragione per allentare la guardia sull’inquinamento: entrambi sono da considerarsi, purtroppo, una causa importante di co-morbilità, che ha portato al decesso prematuro decine di migliaia di persone nel corso del 2020. La pandemia è una ragione di più per stoppare subito i diesel Euro 4 e veicoli più inquinanti, in tutte le città inquinate d’Italia.

«Il tema più ampio deve essere quello di un nuovo modello di mobilità per rispondere sia alle necessità di una maggior qualità di vita e salute delle persone (proprio come emerso durante l’emergenza Covid 19) sia alle ormai evidenti avvisaglie della crisi climatica in corso» aggiunge Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

Quanti e quali veicoli si fermeranno?

I vecchi diesel Euro 4, auto e camion, circolanti nelle regioni del nord. A Torino i veicoli circolanti sono 603.821, e di questi, l’8% rimarrà fermo dall’inizio del blocco,da sommare ad Euro 0 , 1, 2, e 3 fermi già dall’anno scorso.

Entrambe le tesi sono molto accurate e ragionevoli, ma è doveroso ricordare che questa proroga sarà provvisoria e non del tutto definitiva.

Si attende anche l’incontro per definire il piano straordinario per la riduzione delle emissioni.

Per avere maggiori informazioni consultare il sito http://www.comune.torino.it/ambiente/aria/limitazioni-traffico/index.shtml

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *