21 Novembre 2024
Alessia Laudadio | In un mondo in cui il biologico è diventato un’abitudine, si è fatta sempre più forte l’esigenza di trovare e rafforzare gli spazi di comunicazione
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Alessia Laudadio

In un mondo in cui il biologico è diventato un’abitudine, si è fatta sempre più forte l’esigenza di trovare e rafforzare gli spazi di comunicazione. Nasce con questo obiettivo www.piemonteagri.it, progetto dedicato alla valorizzazione delle aziende agricole biologiche piemontesi che permette di conoscere, in modo più approfondito, tutti prodotti biologici della regione.

Il sito, nato con la partecipazione della Regione Piemonte, propone sezioni diverse, dedicate a fattorie didattiche, progetti, attività e ricette ed è stato arricchito con una sezione dedicata all’agricoltura biologica.

La Regione è in possesso di dati base riguardanti i produttori. E saranno proprio loro a completare la propria scheda sul sito, con caratteristiche quali canali di vendita, produzioni vegetali aziendali e trasformazioni dei prodotti biologici. In questo modo il consumatore sarà in grado di effettuare una scrematura per una ricerca più rapida.

Alla presentazione online di Piemonteagri è intervenuto, insieme a Stefania Convertini del Settore Promozione e Valorizzazione delle Produzioni agroalimentari, l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa: «il portale – ha spiegato l’assessore – vuole dare un’ulteriore visibilità alla sinergia creata dal cibo, in quanto ogni territorio ha i suoi prodotti tipici che devono essere messi insieme ad altre opportunità, come eventi e consultazioni, per creare un’economia». Un’opportunità, dunque, per le 2.414 aziende già presenti nel sito, di farsi conoscere dal consumatore.

Parlano le aziende

Alla conferenza sono stati invitati i rappresentanti di quattro aziende agricole biologiche, che si sono trovati tutti d’accordo sull’utilizzo del sito per consolidare il rapporto tra produttore e consumatore e sull’importanza di far emergere il lavoro che c’è dietro ogni singola azienda.

Uno di loro, Andrea Giaccardi dell’azienda “Orto del Pian Bosco”, ha espresso la sua paura riguardo all’ormai diffuso modo di standardizzare il lavoro. Mentre Dario Martina della cooperativa “Frutto Permesso” ha definito questo nuovo tipo di agricoltura fondamentale, in quanto, al giorno d’oggi, muove un export molto importante. Soprattutto in questo periodo di pandemia, dove il settore è stato molto colpito, questo progetto è motivo di rilancio per il cibo. Occorre quindi investire perché il cibo sia il punto trainante delle attività economiche del paese.

Ogni canale di vendita avrà un collegamento con il pubblico e il progetto mira, inoltre, a una vendita promozionale favorevole a un contatto tra gli operatori.

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