Chiara Vay
E’ un vero e proprio tuffo nel passato il docufilm Sulle tracce di Goethe in Sicilia proposto quest’anno dal cartellone del Torino Film Festival
Arte, natura, storia, riflessione: tutti ingredienti perfetti per una visione a 360 gradi della Sicilia tra Sette e Ottocento descritta da Goethe e ripercorsa dal regista teatrale Peter Stein con occhi moderni.
Il regista parte proprio dalla prima tappa, lo sbarco a Palermo il 2 aprile del 1787 rileggendo alcuni passi dell’opera dello scrittore tedesco Viaggio in Italia, scritto nel 1816-17, dove emerge la sua impressione sulla Sicilia e sui siciliani.
Alla ricerca del Classicismo
Si parla di Sturm und Drang, di quella cultura romantica propria di quell’epoca e che Goethe rifiutava, ricercando invece il classicismo che di certo la Sicilia poteva e può ancora oggi offrire.
È strano il sentimento dello scrittore, così estasiato da ciò che vede attraverso la natura e l’arte ma così turbato da come queste vengano a volte trascurate.
Il viaggio prosegue verso Monreale e Segesta. Qui Peter Stein racconta della delusione di Goethe nel vedere quel tempio così vuoto, abbandonato a se stesso, e che oggi a noi risulta d’impatto grazie agli scavi effettuati successivamente.
L’apice emotivo goethiano di questo viaggio viene raccontato dal regista visitando la Valle dei Templi di Agrigento, il cuore pulsante del classicismo e fonte di stupefacente armonia tra l’arte classica greca e quella romantica.
Proseguendo l’itinerario verso Castrogiovanni (Enna), Catania e l’Etna Peter Stein passa dalle ultime visite alle rovine classiche fino all’emozione delle parole di Goethe verso il territorio siculo definito libero e fertile.
Queste emozioni giungono al termine nelle ultime tappe del percorso, Taormina e Messina, dove torna nuovamente quell’insoddisfazione dello scrittone nel trovare in quest’ultima una città ridotta alle sole macerie.
Il film , dal punto di vista del regista e dello spettatore, porta a una riflessione interiore grazie alla descrizione data nei minimi dettagli e a quell’altalena di emozioni provate da chi ne ripercorre i passi.
Un’ottima scelta, insomma, per invogliare gli spettatori a un viaggio virtuale rivisitato in chiave storica e artistica, tutto Made in Italy.
“L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto…
La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra..chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”
Johann Wolfgang von Goethe