16 Settembre 2024
Ginevra D’Angelo | La XXXIII edizione del Salone del Libro, virtuale per l’emergenza Covid, omaggia uno dei più famosi giallisti italiani degli ultimi 30 anni, Andrea Camilleri
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«Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto passare tra il pubblico con la coppola» Andrea Camilleri.

Ginevra D’Angelo | La XXXIII edizione del Salone del libro dal titolo «Altre forme di vita» ( http://www.ecograffi.it/2020/05/salone-del-libro-di-torino-si-reinventa-nasce-salto-extra/ ), reinventatosi virtuale per l’attuale emergenza Covid-19, omaggia uno dei più famosi giallisti italiani degli ultimi 30 anni, Andrea Camilleri.

Il SalTo EXTRA, in collaborazione con la casa editrice Sellerio, ricorda lo scrittore siciliano, scomparso lo scorso agosto, realizzando uno dei suoi ultimi desideri, raccontare storie in piazza.

Infatti, in vista della pubblicazione di «Riccardino», ultimo romanzo della serie di Montalbano, Antonio Manzini, allievo e amico dell’autore, condivide l’incipit del libro in uscita con la piazza virtuale del Salone del Libro EXTRA.

La lettura

«Il telefono suonò che era appena appena rinisciuto a pigliare sonno».

La vicenda si apre alle prime ore del mattino con una strana telefonata al commissario Montalbano.

La chiamata viene immediatamente giudicata come un equivoco visto che, come sostiene lo stesso commissario, «non accanusciva nisciun Riccardino», nome con cui si identifica la voce al telefono.

Una valutazione forse affrettata, giacché un secondo squillo del telefono disturba il sonno del nostro protagonista.

È l’agente «Catarè» dal commissariato che informa Montalbano di un omicidio.

Arrivato sulla scena del crimine il commissario si rende conto di essersi sbagliato, che forse quello che poteva sembrare un casuale errore non lo era poi così tanto, perché il «corpo stinnicchiato in terra» che si ritrova davanti è di Riccardino.

Quello stesso Riccardino che alle cinque di mattina lo aveva erroneamente esortato a presentarsi all’incontro tra amici, rassicurandolo sul fatto che sarebbe stata una belle giornata, «Riccardino aveva visto giusto, sarebbe stata proprio una gran bella jurnata, ma non per lui».

La lettura del capitolo si conclude con Montalbano alle prese con un interrogatorio, in queste poche pagine ritroviamo un commissario stanco, pronto a cedere il passo, che sembra darci il suo addio fin dalle prime righe, senza per questo mancare di professionalità.

Intrighi e curiosità

«Riccardino» si preannuncia già nel suo incipit ricco di intrighi e di interrogativi da risolvere e lascia il pubblico del Salone del Libro pieno di curiosità.

Non resterà che attendere l’uscita del libro per assaporare l’ultima indagine del commissario più famoso d’Italia e dare il nostro personale saluto finale alla scrittura di Andrea Camilleri.     

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