Federica carla Crovella | Ieri c’è stata la prima vittima di coronavirus in Piemonte: un uomo di quasi 80 anni di Tortona e il problema del contagio non accenna ad arrestarsi.
I numeri del contagio
Oggi sono saliti a 97 i casi positivi: 41 in provincia di Asti, 24 nell’Alessandrino, 16 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 5 nel Vercellese, più 3 casi extraregione. Le persone ricoverate in ospedale sono 53, delle quali 17 in terapia intensiva; quelle in isolamento fiduciario domiciliare 44.
Nella giornata di oggi c’è stata anche una svolta nel sistema sanitario: è stata disposta la sospensione di tutti gli interventi chirurgici, eccetto quelli salvavita e oncologici, per non sovraccaricare il personale medico, impegnato nella gestione della propagazione del contagio e per liberare spazi negli ospedali.
Un piano per la terapia intensiva
Il Piemonte, ha fatto sapere il presidente della Regione Alberto Cirio, ha anche predisposto un piano straordinario per potenziare la dotazione dei letti di terapia intensiva. Oggi sono 200, grazie alla creazione di una rete ospedaliera che coinvolge tutta la regione e alla cooperazione di tanti professionisti.
L’obiettivo è non farsi cogliere impreparati, perché sappiamo per certo che la malattia si evolve, si propaga e, soprattutto, colpisce le vie respiratorie.
Il numero dei contagi è destinato a salire e Torino non può fare altro che mettere, di nuovo, uno stop a tutte le iniziative che potrebbero agevolare la propagazione del virus. La soluzione migliore al momento è l’isolamento, sostiene Giovanni Di Perri, direttore del Dipartimento clinico di malattie infettive dell’università.
Scuole chiuse e manifestazioni sospese
È inutile negare che il Piemonte è di nuovo in emergenza; infatti, nonostante si intravedesse un possibile graduale ritorno alla normalità, da oggi scatta di nuovo il regime di chiusura. (Leggi il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri qui http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-firmato-il-dpcm-4-marzo-2020/14241)
Sarà sospeso tutto ciò che non assicura la distanza necessaria tra le persone e provoca assembramento: stop alle attività culturali, alle manifestazioni, alle attività sportive aperte al pubblico.
Non solo in Piemonte, ma su tutto il territorio nazionale, si fermano tutte le attività didattiche in presenza fino al 15 marzo; restano chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado e le università, anche se si stanno già adottando soluzioni alternative, come le lezioni a distanza mediante apposite piattaforme on-line.
Stop ai concorsi pubblici
Anche per i concorsi pubblici c’è una battuta d’arresto: Torino ha deciso di rinviare a giugno le prove per Istruttore Amministrativo e Dirigente amministrativo che erano in programma per questo mese, per salvaguardare la salute dei cittadini e anche per non penalizzare i candidati che risiedono nelle zone maggiormente colpite dal virus.
Sono stati rimandati anche i colloqui per la selezione di 35 posti di insegnanti di scuola materna.