Centoventi gli Orsi Polari che domenica 26 gennaio si sono dati appuntamento alla Canottieri Caprera di Torino per il “cimento invernale” del 2020, il tradizionale tuffo nelle acque del Po che dal 1899 si svolge ogni inizio anno all’approssimarsi dei giorni della merla.
Il tuffo nel fiume, organizzato per la prima volta dal colonnello Nino Vaudano, fondatore della Rari Nantes Torino e pioniere del nuoto tricolore, come dimostrazione di salvataggio, è un rito propiziatorio per l’anno che inizia. Poco importa che la temperatura dell’acqua sia di pochi gradi sopra lo zero. Non è mai stato il freddo a fermare gli appassionati.
Come del resto non è un ostacolo l’età. Ginevra e Futura, otto anni, sono le tuffatrici più giovani del 2020. Milena Gualtieri, 77 anni e Michele Lassandro, 86, gli Orsi Polari di più lungo corso. Senza dimenticare che a scandire dalla terrazza del circolo canottieri i turni dei tuffi è stato anche questa volta il decano della manifestazione, Sergio Marzorati: 96 anni e fino a un paio di edizioni fa in prima fila sul pontile. E lo ha fermato il medico, dice, certo non la voglia di provarci ancora.
Dai primi temerari tuffi di fine Ottocento il nuoto è cambiato diventando, anche in Italia, uno sport e una passione per più di quattro milioni di perone, ma a rimanere lo stesso è lo spirito degli Orsi Polari.
Al punto che quest’anno il cimento invernale è stato inserito nel calendario delle manifestazioni per il 50° anniversario dell’istituzione della Regione Piemonte.