Inaugurata l’installazione in ricordo del cantautore torinese al 6 di via Cuneo
Greta Arfinetti | La facciata del 6 di via Cuneo sarà illuminata, fino al 6 gennaio con le frasi delle più celebri canzoni di Gipo Farassino.
Nella serata inaugurale, sotto il portone natale del cantautore torinese, si è riunita una piccola folla di nostalgici, per cantare insieme a Pietro Giay le strofe che hanno reso celebre il quartiere Aurora. (↓guarda il video↓)
L’installazione è costituita dalla proiezione di una serie di diapositive, le cui parole sono state dipinte a mano da Vittorio Campanella, e che riproducono sulla facciata buia del civico 6 i testi poetici di Farassino.
«Ci sembrava doveroso ricordare uno dei più importanti cantautori torinesi che ha sempre dato lustro alle periferie della nostra città» sottolineano Luca Deri e Silvio Sabatino, rispettivamente presidente e coordinatore Cultura della Circoscrizione 7.
All’inaugurazione era presente anche Valentina Farassino, figlia del cantautore e amministratore delegato della Fondazione Caterina Farassino, che ricorda di essersi commossa quando la circoscrizione ha votato all’unanimità per la realizzazione del progetto. Per colui che si definiva “un patriota di barriera”, il pubblico di affezionati dimostra una forte volontà di memoria e di costruzione di un ricordo collettivo.
«Proverò a ricordare questa poesia, anche se ormai non son più tanto giovane, e spero che Gipo mi guidi da lassù» afferma il signor Vittorio che recita Ël 6 ëd via Coni tra la commozione generale. (↓guarda il video↓)
E come ricordano Luca Deri e Silvio Sabatino, quelle parole non potrebbero essere più calzanti, oggi, per la circoscrizione 7, che lotta per costruire una nuova comunità multietnica con sempre più spazio all’integrazione.
La disponibilità dei condomini e la loro gentilezza nell’accogliere l’installazione dimostrano che il cuore della Torino di Farassino non si tira mai indietro: «oggi, grazie alle parole di Gipo – continuano i rappresentanti della circoscrizione – vogliamo accendere simbolicamente una luce di speranza e di vicinanza per tutti gli abitanti del quartiere».
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