Medici e veterinari riflettono sull’importanza dell’alimentazione e dell’attività fisica sia per l’uomo che per gli amici a quattro zampe
Greta Arfinetti | Come possiamo adottare uno stile di vita che sia positivo non soltanto per i padroni ma anche per gli amici a quattro zampe? La chiave è nel movimento: camminare, correre e giocare sono attività che, soprattutto se svolte all’aperto, garantiscono una corretta ossigenazione cellulare e un adeguato funzionamento dell’organismo.
L’attività fisica permette, infatti, di limitare l’insorgenza di gravi patologie nell’uomo e una maggior consapevolezza dello stato di salute del nostro pet si dimostra un valido supporto per il veterinario.
Come sottolinea la dottoressa Candellone, la nutrizione degli animali è lo strumento più efficace per salvaguardarne la salute: «spesso molti proprietari arrivano da me perché l’animale lamenta una zoppia o una cistite, senza rendersi conto che il problema è rintracciabile nel suo sovrappeso». Il Body Condition Score, metodo che consente di valutare la condizione corporea del gatto o del cane attraverso la palpazione di costole, bacino e schiena, è un utile strumento per i padroni.
Allo stesso modo, anche l’osservanza di sintomi quali prurito, alopecia, vomito o cattivo odore della pelle, possono essere validi indicatori di allergia e patologie dermatologiche.
Se il proprietario riesce a identificarli tempestivamente può quindi fornire un utile supporto al veterinario. Ma se l’uomo può prendersi cura correttamente del suo animale domestico anche quest’ultimo, a sua volta, risulta contribuire positivamente alla salute del suo padrone.
È stato dimostrato che chi ha un amico a quattro zampe è più sereno e ha un minor rischio di contrarre malattie: gli animali sono considerati co-terapeuti dalla maggioranza dei medici e possono favorire anche il recupero di pazienti oncologici, come riscontrato dal progetto Imperia, ideato dal centro studi Te.C.A. «una passeggiata al parco con un cane serve a combattere l’ansia e la depressione che colpiscono il 70 % dei malati di tumore al polmone» dichiara il dottor Guiso, responsabile del centro studi. «Il nostro progetto nasce dalle evidenze della pet therapy come strumento di potenziamento dell’attività fisica nei pazienti».
Oggi sempre di più, il rapporto coi nostri amici a quattro zampe risulta non soltanto terapeutico ma soprattutto preventivo e funzionale a uno stile di vita sano.