22 Novembre 2024
Eleonora Altieri | Conoscenza, tutela e rispetto per l'ambiente sono il motore dell'Ocean Film Festival che fino al 28 ottobre toccherà alcune tra le principali città italiane, portando sul grande schermo anteprime nazionali e mondiali
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Eleonora Altieri | Conoscenza, tutela e rispetto per l’ambiente sono il motore dell’Ocean Film Festival che fino al 28 ottobre toccherà alcune tra le principali città italiane, portando sul grande schermo anteprime nazionali e mondiali.

Il festival, nato in Australia nel 2014, ha ormai coinvolto paesi in tutto il mondo: dagli Stati Uniti al Belgio alla Nuova Zelanda.

Con i film si vuole far capire come e quanto gli ambienti marini ormai sono in costante pericolo. Ma a colpire non sono le immagini catastrofiche di una natura costantemente minacciata: il vero collante della rassegna è la bellezza.

Attraverso la bellezza si conserva infatti un margine di speranza. Non è troppo tardi perché la natura incontaminata ancora esiste ma bisogna far qualcosa per tutelarla e per proteggerla.

Protagonisti dei film sono gli atleti e con loro esploreremo vari paesaggi: dalla barriera corallina dell’Australia dell’Ovest agli iceberg della Baia di Disko in Groenlandia.

Oceanminded , ad esempio, racconta la vita della campionessa di freediving, Hanli Prinsloo. Le sue immersioni lungo le coste del Sudafrica e del Mozambico la portano tra gli squali, animali da sempre considerati spaventosi, ma nel loro habitat mostrano la loro vera natura.

Per mantenere l’autenticità, queste pellicole vengono proiettate in lingua originale ma sottotitolate in italiano. Un’esperienza per tutti, dai più grandi ai più piccoli, per ammirare dallo schermo la bellezza degli oceani.

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