22 Novembre 2024
L'Arpa presenta i numeri del suo rapporto sullo stato dell’ambiente in Piemonte fra cambiamento climatico, resilienza e politiche per la sostenibilità
Share

La tropicalizzazione del clima, con periodi di siccità alternati a precipitazioni forti e improvvise, l’inquinamento, il consumo del suolo e la gestione dei rifiuti, ma anche le politiche per una strategia sempre più votata alla resilienza e allo sviluppo sostenibile: sono solo alcune delle criticità emerse dalla Relazione sullo stato dell’ambiente in Piemonte, realizzata da Arpa e Regione Piemonte, presentata a Torino al Museo A come Ambiente.

Sempre più spesso il Piemonte è colpito da ondate di caldo, con innalzamento dei livelli di ozono nell’atmosfera e da precipitazioni intense associate a grandinate. La meteorologia -dicono i numeri della Relazione- influenza sempre di più la qualità dell’aria e il periodo siccitoso prolungato del 2017 ha determinato il superamento del limite giornaliero di polveri sottili (50 microgrammi al metro cubo) in circa il 70% delle stazioni presenti sul territorio.

Ma, nonostante gli ultimi rilevamenti, «dopo più di quindici anni la qualità dell’aria è sicuramente migliore» ha detto il direttore generale di Arpa Angelo Robotto. Dai 254 superamenti per il pm10 nella stazione di Torino-Grassi del 2001 si è passati  ai 112 del 2017 anche se «il rispetto del limite dei 35 giorni di superamento di 50 microgrammi al metro cubo è ancora lontano». Anche ozono e benzene sono in trend positivo e inquinanti come piombo o monossido di carbonio da anni sono ben al di sotto dei limiti di legge.

Leggi qui la Relazione sullo stato dell’ambiente in Piemonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *